Crisi: Coldiretti, e’ boom di orti urbani. Come in tempo di guerra

AGO 7, 1274 -

(askanews) – Roma, 4 mag – Mai cosi’ tante aree verdi sono statedestinate ad orti pubblici nelle citta’ d’Italia dove si e’raggiunto il record di 1,1 milioni di metri quadri di terrenodi proprieta’ comunale divisi in piccoli appezzamenti eadibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto diorti e al giardinaggio ricreativo. Uno scenario che rievoca itempi della Seconda guerra mondiale, quando nelle citta’italiane, europee e degli Stati uniti si diffondevano gliorti per garantire approvvigionamenti alimentari.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sullabase del rapporto Istat sul Verde urbano presentata inoccasione di ‘Cibi d’Italia’ evento di Campagna Amica pressoil Castello Sforzesco di Milano dove si sono svolte verelezioni pratiche per diventare ‘hobby farmer’ con figurededicate che opereranno progressivamente in tutta Italia dovesi registra un vero boom con circa 21 milioni di italiani chestabilmente o occasionalmente coltivano l’orto o curano ilgiardino.

Le coltivazioni degli orti urbani non hanno scopo dilucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti eforniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre arappresentare un aiuto per le famiglie in difficolta’,concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali trale aree edificate per lo piu’ incolte e destinateall’abbandono e al degrado. Secondo il censimento effettuato dall’Istat quasi la meta’(38%) delle amministrazioni comunali dei capoluoghi diprovincia – sottolinea la Coldiretti – ha previsto ortiurbani tra le modalita’ di gestione delle aree del verde, conforti polarizzazioni regionali: il 72% delle citta’ delNord-ovest, poco meno del 60% e del 41% rispettivamente nelnord-est e nel centro (con concentrazioni geografiche inEmilia-Romagna e Toscana, ma ben rappresentati anche inVeneto, Friuli-Venezia Giulia e nel Lazio). Nel mezzogiorno,infine, risultano presenti solo a Napoli, Andria, Barletta ePalermo.

La crisi economica – rileva la Coldiretti – fa dunquericordare i tempi di guerra: sono famosi i ”victorygardens” degli Stati Uniti e del Regno Unito dove nel 1945venivano coltivati 1.5 milioni di allotments sopperendo al10% della richiesta di cibo. Ma sono celebri anche gli ortidi guerra italiani nati al centro delle grandi citta’italiane per far si’ che, nell’osservanza dell’imperativo delduce affinche’ ”non ci fosse un lembo di terreno incolto”.

Sono negli annali della storia le immagini del foro Romanoe di piazza Venezia trasformati in campi di grano e lamietitura svolta in piazza Castello, centro e cuore di Torinoin ogni epoca.

Ora i tempi sono cambiati ed ai motivi economici sisommano quelli di volersi garantire cibo sano e la voglia ditrascorrere piu’ tempo a contatto con la natura. Una tendenza che continua la Coldiretti – si accompagnaanche da un diverso uso anche del verde privato con igiardini e i balconi delle abitazioni che sempre piu’ spessolasciano spazio ad orti per la produzione ”fai da te” dilattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine,melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci daraccogliere all’occorrenza.

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