Crisi: Ue, deficit/Pil Italia al 2,9%. Scendera’ al 2,5% nel 2014

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(askanews) – Bruxelles, 3 mag – Il deficit italiano restera’ al di sotto del 3% del Pil nei prossimi due anni, con una diminuzione nel corso del 2014. Lo rilevano le previsioni economiche di primavera della Commissione europea, diffuse oggi a Bruxelles. In base alle stime, nel 2013 il rapporto deficit/Pil e’ previsto ”in declino marginale”, al 2,9%. Queste previsioni, sottolinea il documento, ”considera la decisione del governo di risolvere la questione dei debiti arretrati”, vale a dire il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione con le imprese. Un provvedimento, sottolinea lo studio, ”che implica investimenti addizionali pari a circa lo 0,5% di Pil solo quest’anno”. Per la Commissione europea nel 2014 la ripresa economica dovrebbe portare a ”una riduzione del deficit al 2,5% del Pil”. Per quanto riguarda il Pil, la Commissione stima per l’Italia una contrazione di un ulteriore 1,3% nel 2013 ”per via della persistente incertezza e le continue difficolta’ di accesso al credito”, ma registrera’ un’espansione dello 0,7% nel 2014. l problema piu’ grande rimane tuttavia la disoccupazione, che nel nostro paese continuera’ a crescere, sfondando la soglia del 12% nel 2014. Il tasso di disoccupazione del 2012, al 10,7%, non conoscera’ inversioni. Al contrario salira’ all’11,8% quest’anno e arrivera’ al 12,2% nel 2014. Nel prossimo anno, comunque, ”e’ prevista una stabilizzazione” del fenomeno, sostiene lo studio. Rehn: con riforme Italia verso uscita da procedura deficit. L’Italia ha i numeri per uscire dalla procedura per deficit eccessivo, ma potra’ riuscirvi solo ”a patto che mantenga la rotta della sostenibilita’ del bilancio” e che ”in parallelo attui profonde riforme strutturali”. Lo afferma il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, nel corso della presentazione delle previsioni economiche di primavera. Il nostro paese, spiega Rehn, ha ridotto il deficit da circa il 4% al 3% del Pil, e quest’anno dovrebbe restare sotto il 3%”. ”Cio’ potrebbe agevolare l’uscita dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo”. Il nostro paese, evidenzia ancora Rehn, ”e’ vicino all’obiettivo di medio termine di pareggio di bilancio, e questo e’ molto importante per un paese con un debito pubblico come quello italiano”. int/