Crisi: Coldiretti, cambiano i souvenir. 10,1 mld per cibi e bevande

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(askanews) – Roma, 27 apr – La crisi cambia la scelta deisouvenir in gite e vacanze con gli acquisti di vino ealimenti fatti da turisti italiani e stranieri che hannoraggiunto la cifra record di 10,1 miliardi di euronell’ultimo anno. E’ quanto emerge da una analisi dellaColdiretti sulla base del rapporto curato dell’Isnartsull’impatto economico del turismo in Italia nel 2012, dalquale si evidenzia che la spesa per prodotti tipici ha fattoregistrare un incremento record del 43 per cento negli ultimiquattro anni in netta controtendenza con il calo di tutte lealtre voci a partire dall’acquisto dei capi di abbigliamento,che fa segnare un crollo del 31,5 per cento nello stesso arcodi tempo. Addio dunque a statuine, gadget e magliette e corsainvece ai prodotti tipici del luogo visitato come formaggi,salumi, miele, sott’oli, vino o liquori.

Alla spesa per l’acquisto di prodotti alimentari vaaggiunta – sottolinea la Coldiretti – quella affrontata daituristi per i pasti consumati in ristoranti, pizzerie, bar,caffe’ e rosticcerie che ammonta ad un totale di 13,9miliardi di euro. Un tendenza che – precisa ancora l’associazione – ha fattodiventare l’enogastronomia il vero motore del vacanza Made inItaly che nel 2012 ha generato grazie i turisti italiani estranieri un impatto economico complessivo sul territorioitaliano di 72,2 miliardi di euro legati a spese effettuatedurante il soggiorno (alloggio e spese sul territorio), conuna leggera ripresa del 2,1 nell’ultimo anno dopo la costantediminuzione registrata dal 2008.

Dalla mozzarella di bufala in Campania al formaggio Asiagoin Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto SanDaniele nelle montagne del Friuli, dal vino Barolo delPiemonte alla Fontina in Valle d’Aosta, dal limoncellocampano al Caciocavallo del Molise – continua la Coldiretti -sono alcuni dei souvenir piu’ richiesti dai turisti perportare un ricordo ”appetitoso” dei luoghi di vacanza.

Specialita’ nostrane che possono essere acquistate nellagrande varieta’ dei percorsi turistici legatiall’enogastronomia presenti nelle citta’ ma anche nei centriminori delle campagne che si stanno rivitalizzando grazie aqueste nuove opportunita’.

L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanzee’ una tendenza in rapido sviluppo favorita – sottolinea laColdiretti – dal moltiplicarsi delle occasioni divalorizzazione dei prodotti locali che si e’ verifica neiprincipali luoghi di villeggiatura, con percorsienogastronomici, citta’ del gusto, mercati degli agricoltoridi Campagna Amica, feste e sagre di ogni tipo. L’Italia e’ l’unico paese al mondo che – si legge – puo’contare anche sulla leadership europea nella produzionebiologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 249denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e4671 specialita’ tradizionali censite dalle regioni, mentresono 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc),59 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg)e 118 a indicazione geografica tipica (Igt). Una tendenza emergente e’ quella dell’acquisto direttodelle specialita’ nostrane dai produttori direttamente infrantoi, cantine, malghe, cascine e azienda o nei mercati,agriturismi e botteghe di Campagna Amica(www.campagnamica.it). Una opportunita’ per i vacanzieriitaliani e stranieri che possono cosi’ garantirsi souveniresclusivi e di qualita’ al giusto prezzo , ma anche unaoccasione per le imprese agricole che – conclude laColdiretti – possono vendere senza intermediazioni e farconoscere direttamente le caratteristiche e il lavoronecessario per realizzare specialita’ territoriali uniche edinimitabili.

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