Def: Bankitalia, attivita’ imprese risente credit crunch

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(askanews) – Roma, 23 apr – ”L’attivita’ delle imprese risenteanche di condizioni di offerta di credito restrittive,connesse principalmente con il forte deterioramento dellaqualita’ degli attivi indotto dalla recessione: il tasso diingresso in sofferenza dei finanziamenti alle imprese si staavvicinando ai valori massimi registrati durante larecessione del 1993”.Le inchieste presso le impresesegnalano che nei primi mesi del 2013 le difficolta’ diaccesso al credito bancario ”si sono mantenute elevate pertutte le classi dimensionali. La situazione e’particolarmente critica per le aziende piu’ piccole, chefronteggiano un maggior costo dei prestiti e hanno minorecapacita’ di accesso a fonti di finanziamento alternative”.

Lo dice il direttore centrale per l’area ricerca economicadella Banca d’Italia Daniele Franco nel corso dell’audizionein parlamento sul Def. ”La congiuntura sfavorevole – ha detto – si e’ ripercossasulla redditivita’ degli intermediari italiani, il cuiassetto patrimoniale rimane tuttavia solido, comerecentemente attestato anche dall’Fmi”, ha ricordato. ”Laraccolta al dettaglio delle banche italiane si confermarobusta; si sono attenuate,ha rilevato, ancorche’ noncompletamente riassorbite, le difficolta’ di finanziamentosui mercati internazionali, mentre i premi per il rischiodelle banche italiane (premi medi sui credit default swap)sono tuttavia tornati ad aumentare, risentendodell’incertezza politica e dei riflessi della crisi di Cipro,riportandosi nuovamente su valori ampiamente superiori aquelli medi delle principali banche tedesche e francesi,hasottolineato Franco.

Alla ripresa dell’attivita’ produttiva puo’ fornire unapporto significativo il decreto che prevede pagamenti didebiti commerciali e rimborsi fiscali per complessivi40miliardi nel biennio 2013-14.4 ”Sara’ fondamentale – haosservato ancora – garantirne una pronta approvazione e unarapida attuazione, nonche’ assicurare un monitoraggioefficace della sua applicazione da parte delleAmministrazioni pubbliche interessate”.

ram