Cambi: dollaro sui massimi (Analisi Fxcm)

GIU 7, 1270 -

(ASCA-FXCM) – Roma, 22 apr – Siamo partiti con movimenti abbastanza calmi dopo la settimana che ha visto l’euro salire fino a 1.3200 per poi scendere nuovamente a 1.3000, la sterlina muoversi tra 1.5200 e 1.5400 a fasi alterne ed il dollaro australiano sotto pressione vicino a quella pericolosa soglia rappresentata da 1.0150. Tutti, contro il dollaro americano, che sta mostrando i propri massimi, se diamo uno sguardo al DJ FXCM Dollar Index, che si e’ riportato sui livelli di massimo assoluto fatti segnare all’inizio di marzo. Se a questo aggiungiamo il UsdJpy, che e’ tornato a sfiorare l’importante quota di 100 yen per ogni biglietto verde, capiamo come il green back sia stato acquistato contro tutto, rimanendo in sostanziale posizione di forza anche contro le materie prime, che dopo le forti discese mostrate stanno tentando dei recuperi che, se paragonati alla forza con cui si sono manifestati i movimenti che hanno portato l’oro a scendere sotto 1,350.00 ed il petrolio a superare, chiaramente a ribasso, 90.00, sembrano possano rivelarsi di consolidamento. I pericoli di vedere nuovi tentativi di rottura non sono scampati, rimane nell’aria e scontata nei prezzi una sorta di preoccupazione generale che sta portando a rifugiarsi sulla valuta americana, pur rimanendo le borse su livelli che nel medio periodo, possono essere ancora considerati sostenuti, soprattutto per quanto concerne le borse americane. Se dovessimo assistere a vendite strutturali dettate dall’avversione al rischio, potremmo trovarci di fronte uno scenario che vede il dollaro in grande spolvero, capace di creare nuovi massimi sull’indice (che ricordiamo essere molto tecnico ed un ottimo benchmark per valutare il nervosismo di mercato). A livello di dati macroeconomici oggi non avremo nessuna pubblicazione importante, ci sara’ dunque permesso di tentare di analizzare in tranquillita’ come potrebbero andare a distribuirsi i flussi di capitale che, lo ricordiamo, ad eccezion fatta di oro e UsdJpy (sui quali esistono posizionamenti di medio periodo costruiti da alcuni investitori) rimangono concentrarti sul breve periodo. EurUsd. Situazione di lateralita’ per l’euro, che vede dei minimi formatisi intorno a 1.3050, che se superati potrebbero portare al raggiungimento di 1.3000, che insieme a 1.2975 potrebbe rappresentare l’area da valutare per assistere a rotture importanti, verso 1.2940 ed in estensione figura. Per assistere a risalite, crediamo che il superamento di 1.3140 diventi necessario, livello dato da massimi precedenti, tutti osservabili su un grafico orario. UsdJpy. Il UsdJpy e’ ripartito e si sta mantenendo sopra la media mobile a 21 oraria. Abbiamo nuovamente sfiorato il livello di 100.00, livello che curiamo con grande attenzione in quanto se superato, potrebbe aprire la strada a quella svalutazione di yen di medio periodo che stiamo attendendo. Sopra 100.40 potrebbero palesarsi possibilita’ di salire verso 101.40, mentre un superamento a ribasso di 99.35 potrebbe riportare verso 99.00. EurJpy. Anche qui stiamo viaggiando sopra la media a 21 oraria, che potrebbe rivelarsi un buon supporto dinamico. Data la vicinanza ai massimi fatti segnare due settimane fa, preferiamo seguire i livelli statici di prezzo che ci restituiscono in 130.00 e 129.70 l’area di supporto all’interno della quale pensare ad acquisti di moneta unica, tenendo conto che un superamento ribassista di 129.40 potrebbe portare a discese fino alla media a 100 e ad i punti di massimo precedenti, passanti per 128.70. GbpUsd. Forte volatilita’ sulla sterlina, in grado di muoversi per quasi due figure nella giornata di venerdi’. Siamo sotto la media a 21 oraria, che ha incrociato a ribasso la 100. L’area compresa tra di esse potrebbe rappresentare un buon livello di resistenza da sfruttare per posizionarsi lunghi di dollaro, tenendo conto che un superamento rialzista di 1.5280 potrebbe riproporre tentativi di raggiungimento di 1.5325. L’idea ribassista che stiamo valutando e’ rafforzata dal posizionamento dello stocastico a 10-6-3 periodi, che se applicato ad un time frame orario mostra il quasi raggiungimento della zona di ipercomprato, cosa che era accaduta soltanto sui livelli di resistenza nella parte alta del range lievemente ribassista formatosi nelle ultime settimane. AudUsd. Siamo vicini a 1.0270, livello che individua la serie di massimi fatti segnare sul dollaro australiano da quanso il movimento direzionale che ha portato a questa ampia fase laterale si e’ esaurito. Curiamo con attenzione quest’area, che se superata di un quarto di figura potrebbe portare ad accelerazioni verso 1.0200. Lo Speculative Sentiment Index si trova sbilanciato lungo a 1.95, il che significa che oltre il 65% dei trader retail e’ posizionato long, con un buon numero di stop sotto quest’area, che se colpito, potrebbe portare al movimento descritto. Per risalire attendiamo un superamento di 1.0315. 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