Bridgestone: Ugl, esaminate ipotesi produzione fascia bassa o vendita

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(askanews) – Roma, 16 apr – ”Al Tavolo tecnico di oggi sulfuturo dello stabilimento Bridgestone di Modugno abbiamoesaminato le due ipotesi proposte dall’azienda: laristrutturazione o la vendita”. Lo rende noto il segretarionazionale dell’Ugl Chimici, Luigi Ulgiati, al termine delconfronto che si e’ tenuto oggi al ministero dello SviluppoEconomico fra sindacati, azienda, Regione Puglia, Provinciadi Taranto e Comune di Bari, presieduto dal sottosegretarioallo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, e dal viceministro del Welfare, Michel Martone. Presente all’incontroanche il segretario provinciale dell’Ugl Chimici di Bari,Filippo Caldara.

”La prima ipotesi illustrata dall’azienda – spiegaUlgiati -, quella della ristrutturazione, si basa sull’ideadi mantenere nel sito pugliese solo la produzione dipneumatici di bassa gamma, ossia i prodotti ”general use’,mentre quella delle gomme di fascia alta, ”premium’, sarebbedestinata ad altri stabilimenti. L’azienda ha dichiarato chequesta proposta e’ subordinata a un importante contenimentodei costi”.

”Per quanto riguarda la seconda possibilita’ – prosegueil sindacalista -, i vertici Bridgestone hanno annunciato cheavvieranno una fase di due diligence per verificare, in casodi vendita, a chi sarebbe piu’ adeguato cedere il sito, inparticolare fra soggetti industriali o fondi di privateequity e, nel primo caso, fra produttori di pneumatici dibassa o di alta fascia. Oltre a valutare quali sarebbero lemodalita’ di vendita, eventuali acquirenti dovranno avere unpiano solido e di prospettiva”.

”Prima di dare un giudizio su queste ipotesi – concludeUlgiati – attendiamo di avere maggiori dettagli e diapprofondire i possibili scenari nel prossimo incontro, chesi terra’ il 2 maggio al Mise. Intanto, abbiamo preso atto diquanto illustrato dall’azienda e, soprattutto, abbiamoribadito che le nostre valutazioni saranno vincolateall’obiettivo imprescindibile di mantenere in attivita’ ilsito di Modugno e di salvaguardare gli attuali livellioccupazionali, evitando cosi’ ricadute negative anche sull’indotto”.

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