P.A.: Macale (Filca Cisl Lazio), Dl buona notizia, edilizia sta morendo

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(askanews) – Roma, 8 apr – ”Le imprese edili del Lazio sonocreditrici di 1 miliardo di euro nei confronti dellaAmministrazione Pubblica. La Regione, insieme ai Comuni,hanno bloccato da due anni i pagamenti di opere gia’realizzate ed altre centinaia di aziende rischiano lachiusura nel 2013, andandosi ad aggiungere alle 2.800 chesono fallite negli ultimi 4 anni. Il settore edile deveessere utilizzato come il volano della ripresa , al contrarioil problema del mancato pagamento del lavoro fatto alleimprese e’ devastante, perche’ non pagare il lavoro gia’eseguito, in particolare nei lavori pubblici, comporta ladistruzione delle imprese ancora strutturate”.

Cosi’ il Segretario Generale della Filca Cisl del Lazio,spiegando che ”ogni miliardo investito in edilizia genera ungiro di affari di oltre tre miliardi e crea 17mila posti dilavoro. E’ in vigore dal 1 gennaio 2013 una direttiva europeache impone il pagamento entro 30 giorni dal lavoro svolto, manon viene applicata con la scusa di mancanza di soldi e delpatto di stabilita’. Le imprese non hanno piu’ liquidita’,non pagano gli stipendi agli operai e possono essere preda dicapitali non legali. I nostri enti bilaterali, casse edili,scuole edili, enti paritetici, hanno contribuito in questianni a selezionare le imprese regolari”. Per Macale c’e’ ”bisogno di rafforzare questi controlliperche’ il lavoro non venga affidato a imprese irregolari chenon rispettano i contratti di lavoro, le normative di legge,la qualita’ del lavoro e la qualita’ del rapporto con ilavoratori a danno delle aziende serie .Ma non e’ a rischiosolo la tenuta economica delle imprese ma anche i serviziforniti ai cittadini. Le aziende hanno sospeso i lavori dimanutenzione strade e scuole e a rischiare sono i bambini, lemaestre, i pedoni, gli automobilisti, i motociclisti vittimedi questo degrado che ha portato la citta’ di Roma ad averenel 2011 rispetto al 2008 un 74% in meno di investimentiriguardanti la manutenzione stradale e l’ediliziascolastica.

con un aumento di incidenti stradali e di infortuni”. Comespiegato dal Segretario Generale dal 2009 sono state 12milioni le ore lavorate in meno nell’edilizia nel Lazio, leore di cassa integrazione nel Lazio sono salite del 42,2% chese si aggiunge il comparto dell’installazione degli impiantiarriva al 45,3%, la flessione percentuale degli operai negliultimi 4 anni e’ del 27,5%, una cifra altissima. ”Vannotrovate immediatamente soluzioni adeguate – avverte – questadeve essere la priorita’ in agenda del nuovo governatoreregionale, Zingaretti e dei sindaci dei comuni laziali. Ilsettore e’ in ginocchio e come Filca Cisl del Lazio chiediamoil massimo impegno a tutti per il rilancio del settore edilenel Lazio, edilizia che sino all’anno scorso rappresentava il30% dell’economi regionale”. bet/mau/bra