Lavoro: ministero, effetti riforma frenati a causa della crisi

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(askanews) – Roma, 8 apr – ”Il perdurare della crisi economicanon ha consentito alla recente riforma del mercato del lavorodi produrre rapidamente gli effetti previsti, in particolarecon riferimento alla auspicata diminuzione del tasso didisoccupazione”. Lo scrive in una nota il ministero dellavoro, spiegando che ”la modifica degli aspetti normatividei rapporti di lavoro e’ purtroppo avvenuta senza ilsupporto delle risorse economiche necessarie sia perrilanciare i nuovi percorsi di inserimento lavorativo, primofra tutti l’apprendistato, sia per incidere sull’elevatocosto del lavoro”.

In particolare nel quarto trimestre dello scorso anno,aggiunge il ministero, su 329.259 licenziamenti, sono statiregistrati 257.555 licenziamenti per giustificato motivooggettivo (+ 14,8% rispetto allo stesso trimestre dell’annoprecedente). ”L’aumento di tale tipologia di licenziamenticoinvolge tutti i trimestri del 2012, anche quelli precedentiall’entrata in vigore della Legge 92, pertanto – conclude ilministero -, si ritiene che l’effetto predominante sia dovutoalla fase negativa del ciclo economico che ha visto moltidatori di lavoro costretti a ridurre la forza lavoro che, incaso di licenziamento per giustificato motivo oggettivoriesce a usufruire degli ammortizzatori sociali”.

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