Fao: nel 2013 produzione mondiale grano +4,3%. Prezzi alimentari -2,5%

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(askanews) – Roma, 7 mar – La produzione di grano nel 2013secondo le prime stime si aggirera’ intorno ai 690 milioni ditonnellate, un aumento del 4,3% rispetto al 2012. Secondol’ultimo rapporto della FAO Crop Prospects and Food Situationsulle Prospettive dei raccolti e situazione alimentarepubblicato oggi, questa sarebbe la seconda piu’ grandeproduzione mai registrata. Questo balzo in avanti – si legge nel rapporto – avra’luogo principalmente in Europa, trainato da un aumento dellesemine fatto come risposta ai prezzi sostenuti e a unmiglioramento delle rese, soprattutto nella FederazioneRussa. Le prospettive per gli Stati Uniti, benche’ menofavorevoli a causa di condizioni di siccita’ precedenti,nelle ultime settimane sono, in qualche modo, migliorate. Nel frattempo, la recente flessione dei prezzi del grano,e in una certa misura anche del mais, ha contributo amantenere invariato in febbraio, per il secondo meseconsecutivo, l’Indice dei Prezzi Alimentari della FAO -anch’esso pubblicato oggi – che si attesta a 210 punti. Uncalo del 2,5 %, vale a dire 5 punti in meno rispetto alfebbraio 2012. Dal mese di novembre dello scorso anno l’Indice e’ variatopoco, mantenendosi tra i 210 e i 212 punti, poiche’ gliaumenti dei prezzi dei prodotti latto-caseari e degli oli egrassi sono stati ampiamente bilanciati dal calo di quellidei cereali e dello zucchero. Ancora presto, invece, per una previsione sull’andamentoglobale dei cereali. A questo stadio della stagione, con ilgrosso delle coltivazioni di cereali e del riso ancora daessere seminate, e’ troppo presto perfino per una stimapreliminare della produzione cerealicola globale nel 2013.

Tuttavia, le previsioni sui primi raccolti cerealicoli del2013 nell’emisfero australe sono generalmente favorevoli.

Incoraggianti anche quelle del riso in molti paesi sottol’equatore. Il rapporto Crop Prospects and Food Situation si concentrasugli sviluppi che hanno ripercussioni sulla situazionealimentare dei paesi in via di sviluppo. Nella sua analisidelle zone piu’ esposte all’insicurezza alimentare, ilrapporto indica tra gli altri i seguenti paesi: la Siria,dove a causa del protrarsi della guerra civile, si stima che4 milioni di persone necessitino con urgenza di assistenzaalimentare e sostegno alle condizioni di vita. I rifugiatisiriani esuli stanno mettendo in difficolta’ altri paesidella regione. Sono gia’ stati forniti aiuti internazionali ene serviranno ancora. La Corea del nord, dove il periodo di siccita’ delmaggio-giugno del 2012, seguito da localizzate inondazioninei mesi di luglio-agosto, ha influito negativamente sullaproduzione che e’ diminuita e danneggiato le infrastruttureagricole. Nel Paese l’insicurezza alimentare e’ cronica, concirca 2,8 milioni di persone molto vulnerabili che hannobisogno di assistenza alimentare per il 2012/13. red/glr