Carne cavallo: Cia, nel settore calo vendite piatti pronti e surgelati

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(askanews) – Roma, 7 mar – La ‘febbre da cavallo’ ha contagiatol’Italia, con un ‘effetto domino’ sui consumi che coinvolgeil segmento carni, surgelati e piatti pronti. Leripercussioni sugli acquisti della ‘paura a tavola’, con il45 per cento dei cittadini che evita di comprare il cibo”contaminato” per un certo periodo di tempo, cominciano adallargarsi. Creando i primi contraccolpi pesanti sulmercato.

Lo afferma la Cia (Confederazione italiana agricoltori).

Non sono solo i nostri allevatori a segnalare un crollodelle vendite del segmento del 10 per cento da quando e’esploso lo scandalo anche nel Belpaese. A pagare ‘l’effettofuga’ – osserva la Cia – causato dalla truffa della carneequina, sono soprattutto i prodotti confezionati a base dicarne bovina, con cali al supermercato che arrivano al 30 percento.

Soltanto il segmento dei piatti pronti – ricorda la Cia -in Italia genera un giro d’affari annuo di 330 milioni dieuro nei canali della Gdo, di cui 80 milioni solo per i primipronti freschi. In un anno il comparto ha fatto segnare unaumento delle quantita’ acquistate superiore al 5 per cento eoggi nello Stivale ci sono 31.955 imprese, soprattuttopiccole, che producono piatti pronti, precotti erefrigerati.

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