(askanews) – Roma, 28 feb – ”Noi ci riserviamo di valutare ifatti e di effettuare le verifiche col nostro sistemaispettivo. Abbiamo una vigilanza che fa il lavoro sulterritorio. Sicuramente verificheremo la situazione del Mose,noi agiamo su segnalazione”. E’ quanto ha affermato SergioSantoro, presidente per l’Autorita’ per la vigilanza suicontratti pubblici di lavori, servizi e forniture a marginedi un convegno presso il Consiglio di Stato, alla domanda deigiornalisti sull’arresto per tangenti di Baita.
Interpellato poi sull’aumento della corruzione e delletangenti legato alla crisi economica, Santoro ha detto ”noi,non e’ che possiamo valutare il fenomeno complessivo, lo fala magistratura, la Corte dei Conti, noi cerchiamo diprocedere attraverso un sistema di vigilanza”. Infine, in merito al dibattito sull’indipendenza delleauthority, Santoro ha spiegato che c’e’ una indipendenza sulpiano della deposizione all’ufficio, noi – ha sottolineato -non abbiamo tessere politiche, siamo stati scelti perche’siamo ‘tecnici’. Io stesso sono stato scelto perche’ eropresidente della Sezione III del Consiglio di Stato”. Eancora sull’indipendenza dell’authority che presiede Santoroha ricordato che si tratta anche di un’indipendenza sul pianofinanziario, ”disponiamo anche – ha concluso – di organi divigilanza nostri, abbiamo un nostro nucleo della Guardia difinanza”. ram/mau/ss