Banche: accordo Ue su requisiti capitale, tetto bonus e piu’ trasparenza

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(askanews) – Bruxelles, 28 feb – L’Unione europea raggiunge unaccordo sulle nuove regole per le banche proposte dalladirettiva sui requisiti di capitale (Crd4). Il trilogo – lariunione tecnica dei rappresentanti delle tre istituzionicomunitarie – ha messo a punto le regole di un capitolo, ilCrd4, legato al progetto di unione bancaria. Le nuove norme,che dovrebbero entrare in vigore l’1 gennaio del 2014, devonoora essere discusse degli stati membri, che le analizzerannogia’ martedi’ prossimo in occasione della riunionedell’Ecofin. Il Parlamento si aspetta di poter votare questoaccordo nella sessione plenaria di meta’ aprile (dal 15 al18).

Fissati un tetto ai bonus dei manager: in base all’accordola loro remunerazione non potra’ superare la soglia massimadegli stipendi (in base al criterio 1:1). Tuttavia gliazionisti potranno decidere – attraverso una ”esplicita”approvazione – di aumentare il bonus del dirigente anche finoal doppio del suo stipendio. La decisione deve essere votatada almeno il 65% degli azionisti che detenongo la meta’ delleazioni, o dal 75% dei voti in caso di mancato quorum. Piu’spazio, poi, alla trasparenza. I rappresentanti di Commissione europea, Parlamentoeuropeo e Consiglio Ue, hanno chiesto l’obbligo per le banchedi pubblicare, in ogni paese in cui sono attive, i dettaglidelle loro attivita’. Si vuole la pubblicazione, inparticolare, delle informazioni relative a profitti, tassepagate e sussidi ricevuti. Terzo cardine dell’accordo raggiunto in sede di trilogo,la concessione di requisiti di capitale aggiuntivi per tuttequelle banche considerate ‘troppo grandi per poter fallire’,vale a dire quegli istituti creditizi la cui eventualebancarotta rischia di provocare serie conseguenze perl’economia reale e il sistema finanziario. Oltre agli attualirequisiti minimi (fondo di risoluzione minimo per ogni bancapari ad almeno l’8% della liquidita’ per far fronte airischi), a queste banche viene concesso un capitaleaggiuntivo fino al 3,5%, portando cosi’ la quota diprotezione all’esposizione di rischi fino all’11,5% delladisponibilita’ patrimoniale.

Soddisfatto il commissario europeo per il Mercato interno,Michel Barnier: ”Ritengo che ormai abbiamo tutti glielementi per un accordo su questo testo essenziale per lastabilita’ finanziaria dell’Europa”.

bne/mau