Mps: operazione con Nomura antieconomica su Cds e margini di garanzia

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(askanews) – Roma, 19 feb – Dalla documentazione allegataall’ordinanza del Gip per l’arresto dell’ex capo della AreaFinanza di Mps, Gianluca Baldassarri, emergono alcuneconsiderazioni sulle non economicita’ dell’operazione diristrutturazione di Alexandria, tecnicamente un Cdo e CdsFunded, scambiato con un investimento di 3,05 miliardi di Btpscadenza agosto 2034, al fine di annacquare le perditeaccusate da Alexandria. L’ operazione di ristrutturazione e’del settembre 2009, ma verra’ occultata alla Vigilanza escovata solo nell’ottobre 2012.

Il Gip cita la nota di Bankitalia del 29/11/2012 dove sirilevano due ulteriori criticita’. La prima riguarda il fatto che l’operazione messa in piedida Mps con Nomura sul Btp 2034 equivale a una vendita daparte di Mps a Nomura di un Cds (copertura assicurativa) sulrischio Repubblica Italiana con un premio assicurativoimplicito di 44 punti base che ”si discostasignificativamente da quello al tempo richiesto per lavendita di un Cds Repubblica Italiana pari a 74,4 punti,peraltro con scadenza inferiore (5 anni contro 25, tanti nemancano nel 2009 per arrivare al 2034 NdR)”.

L’altro elemento antieconomico e gravido di rischisottolineato dalla Vigilanza riguarda le garanzie (margincall) che Mps deve fornire a Nomura nel caso i titoli distato subiscano cali nei prezzi, come poi avvenne nel corsodel 2011, determinando conseguentemente rilevanti oneri dideposito di denaro contante presso Nomura.

Cosi’ i depositi inizialmente versati da Mps a Nomura”pari a 575 milioni sono cresciuti, a causa del crollo deiprezzi dei Btp, sino a 2,2 miliardi di euro nel novembre nel2011”.

Uno stress di liquidita’ non da poco per il Monte, anchein considerazione del blocco degli scambi sul mercatointerbancario, tanto che Siena ricevera’ nell’ottobre 2011 unprestito da 2 miliardi da Bankitalia, poi regolarmenterimborsato.

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