Immobiliare: Sorgente Group si ritira da acquisto cinema Adriano

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(askanews) – Roma, 19 feb – E’ sempre piu’ in alto mare lavendita delle sale cinematografiche dell’ex circuito CecchiGori. Dopo la forte presa di posizione dei Comitati unitaridi base (Cub Informazione) contro la vendita frazionata dialcune sale, starebbe per uscire di scena uno deiprotagonisti piu’ promettenti dell”’affaire”, SorgenteGroup guidata da Valter Mainetti, che stava negoziando damesi l’acquisto del Cinema Adriano a Roma, ma che a questopunto avrebbe deciso di chiamarsi fuori: ”Comprendiamo laforte tensione anche sociale che sta nascendo attorno aquesta trattativa, effettivamente durata a lungo, e stiamopensando di annullare il nostro interesse”, fanno saperefonti finanziarie vicine a Sorgente: ”Avevamo detto egarantito che il Cinema Adriano non avrebbe perso la suaattuale funzione, ma vediamo che questa nostra affermazionenon e’ bastata ai sindacati”. La probabile uscita di Sorgente Group aggraverebbel’incertezza sul futuro del circuito. Sabato scorso, i Cubavevano diramato una nota molto dura contro la situazione diincertezza in cui versa il gruppo: ”I lavoratori e leorganizzazioni sindacali non sono messi in grado di saperequale futuro e’ previsto per il circuito”, si afferma nellanota. ”Non hanno avuto esito alcuno le ripetute richiested’incontro, rivolte al liquidatore dalla CUB Informazione” e”l’estenuante prolungamento delle trattative con Mediaport(impresa che fa capo a Massimo Ferrero, ndr) sta portando alprogressivo e deleterio affossamento del circuitocinematografico che ha perso gia’ due sale (Roma e Empire) evede sempre piu’ incombente la minaccia della chiusura dialtre tre sale (Admiral, Gregory, Troisi) nonche’l’annunciata richiesta della cassa integrazione in deroga. Laventilata soluzione della vendita frazionata del circuito,con l’acquisizione del solo cinema Adriano da parte diSorgente Group aggraverebbe ulteriormente la gia’ difficilesituazione economica del circuito che, in tal modo,perderebbe la proprieta’ del pezzo piu’ importante sia perentrate commerciali che per prestigio. Anche con lerassicurazioni fornite dal gruppo acquirente, riguardo allasua intenzione di mantenere attivo l’eserciziocinematografico e di non operare modifiche di destinazioned’uso, rimane indispensabile per il futuro dei lavoratoriopporsi con tutte le forze alla vendita frazionata delcircuito”.

La conseguenza pratica di questa presa di posizione e’ cheadesso anche il personale della sala che stava per passare dimano vede pregiudicato il proprio futuro. Difatti delleundici sale ex Cecchi Gori sono rimaste attive solo sei:hanno chiuso da tempo Empire e Roma, chiuderanno prestoGregory e Troisi, e prossimamente l’Admiral, secondo il”punto” fatto dai sindacati.

red/rf