Clima: studio, green economy per ridurre del 26% CO2 trasporti

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(askanews) – Roma, 14 feb – La green economy motore di sviluppoper l’Italia in crisi ma anche a’ncora di salvezza verso lariduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera. E’quanto emerge dalla ricerca”Verso un piano nazionale diriduzione della Co2 dei trasporti” realizzata dallaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile in partenariato con ilMinistero dell’ Ambiente che e’ stata presentata oggi con lapartecipazione del Ministro dell’ Ambiente Corrado Clini. I trasporti sono attualmente il settore con il primatonazionale per le emissioni annuali di gas serra. Essideterminano il 33% dei consumi finali di energia erappresentano la seconda voce di spesa al consumo dellefamiglie italiane. L’Italia e’ il fanalino di codadell’Unione Europea negli indicatori di mobilita’sostenibile: oltre ad essere il primo Paese europeo (seescludiamo il Lussemburgo) per numero di autoveicoliprivati/abitante, e’ anche quello con le percentuali ditrasporto merci su ferrovia piu’ basse, con la minoreincidenza di trasporto pubblico in citta’ e con mobilita’ciclo-pedonale assolutamente sotto la media europea. Maquesto trend puo’ essere invertito nei prossimi anni, graziealla ”green economy”. In Italia esiste infatti un tessutoindustriale all’ avanguardia nel settore della produzione deimezzi di trasporto, delle infrastrutture e dei servizi adalta tecnologia di supporto alla mobilita’.

L’Italia – ha detto il Ministro dell’Ambiente, CorradoClini – e’ il secondo paese manifatturiero europeo e possiedeleader internazionali nei settori chiave della mobilita’sostenibile, oltre ad offrire esempi di i nnovazione ‘green’,come i biocombustibili di seconda e terza generazione o leapplicazioni informatiche per le smart city. Una transizioneverso una mobilita’ a basse emissioni di carbonio, gestitacon intelligenza, puo’ rappresentare un miglioramentoambientale e delle condizioni di vita dei cittadini, eun’opportunita’ strategica per l’economia italiana”.

La ricerca formula in particolare una proposta di ”Pianonazionale per la mobilita’ a basse emissioni di carbonio”,con obiettivi concretamente realizzabili al 2020 e al 2030.

Valutando le opportunita’ offerte dallo sviluppodell’economia verde, secondo il Piano sarebbe realisticamentepossibile raggiungere una riduzione del 26% delle emissionidi CO2 al 2030 rispetto ai valori attuali. ”La nostra ricerca – ha detto Edo Ronchi, Presidentedella Fondazione per lo sviluppo sostenibile – documenta chepiu’ del 70% delle emissioni di CO2 prodotte dal settoretrasporti si riferisce a spostamenti per distanze inferioriai 50km, relativi quindi ad una dimensione urbana. E’ li’ chesi puo’ agire ottenendo il miglior rapporto costi/benefici esfruttare al meglio il potenziale di riduzione della C02 diogni euro investito”.

La ricerca osserva infatti che se si raggiungesse in tuttaItalia la proporzione tra trasporto pubblico e privato chec’e’ oggi in Liguria negli spostamenti entro i 20 chilometri(64,7% auto-36,3% trasporto pubblico) sarebbe possibileridurre le emissioni di CO2 di 2,6 Mt nel 2020 e di 4,8 Mtnel 2030. Oltre a registrare il sorpasso delle vendite di bicicletterispetto alle auto che si e’ verificato in Italia nel 2012,l’indagine esamina anche gli scenari di sviluppo dei nuovimodelli di auto elettriche, ibride e a gas, l’ auspicatacrescita del trasporto ferroviario, soprattutto per le mercie nelle aree urbane, lo sviluppo del trasporto marittimo equello dei biocarburanti di seconda generazione.

Si tratta di potenziali importanti, che vanno oltre gliimpegni e le indicazioni della stessa Unione europea e chepotrebbero portare l’Italia a livelli di qualita’ ambientaledei trasporti comparabili con la Francia e la Germania. red/mpd