Borsa elettrica: Gme, a gennaio prezzi in calo e liquidita’ record

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(askanews) – Roma, 14 feb – A gennaio, mentre l’energia offertanel Mercato del Giorno Prima segna un nuovo record superando,come a dicembre, i 67.000 MWh medi orari, perdura laflessione della domanda elettrica. I volumi scambiatiregistrano, infatti, un ulteriore calo (-1,9%) rispetto aigia’ depressi livelli dello scorso anno. Sul fronte dellevendite si registra l’unico segno positivo grazie agliimpianti a fonte rinnovabile, sostenuti a gennaio dagliidroelettrici e soprattutto dagli eolici. La liquidita’ delmercato, beneficiando del crescente ricorso degli operatoribilateralisti allo sbilanciamento a programma, con un balzodi 18,3 punti percentuali, ha fissato un nuovo record a quota75,1%. In tale contesto, il prezzo di acquisto dell’energiaelettrica nella borsa italiana (PUN), con 64,49 Euro/MWh(-19,2 % su base annua), si conferma sui livelli piu’ bassidegli ultimi due anni. Nel Mercato a Termine dell’energia(MTE), i prezzi dei prodotti negoziabili nel mese hannoevidenziato una generalizzata tendenza ribassista, piu’accentuata per quelli prossimi alla consegna. E’ quantoemerge dalla Newsletter del Gme.

Anche i prezzi medi di vendita delle zone continentali edella Sardegna, a gennaio, hanno registrato una flessionerispetto a dicembre, oltre che un calo in doppia cifrarispetto allo stesso mese dello scorso anno, attestandosi trai 60 ed i 63 Euro/MWh, con un minimo al Sud, pari a 59,52Euro/MWh (ai minimi da oltre due anni). Diverse le dinamicheregistrate in Sicilia, dove il prezzo di vendita ha segnatoun flessione apprezzabile ma meno decisa in terminitendenziali (-8,7%) e un modesto incremento congiunturale(+2,2%), portandosi a 90,88 Euro/MWh. I volumi di energia elettrica scambiati nel SistemaItalia, al quinto ribasso tendenziale consecutivo, sono scesia 25,5 milioni di MWh, in calo dell’1,9% rispetto allo scorsoanno. In netta crescita, pero’, l’energia scambiata nellaborsa elettrica che, con un incremento su base annua del29,6% (il piu’ alto mai registrato) si e’ attestata a 19,1milioni di MWh, ai massimi da oltre tre anni. Tale dinamicava principalmente ricondotta agli acquisti in borsa deiproduttori bilateralisti (oltre il 28% del totale); il saldodei programmi registrati sulla PCE, tutto sul lato domanda, agennaio, con 7,2 milioni di MWh, ha pertanto segnato unmassimo storico. Per contro, ai minimi storici l’energiascambiata over the counter e registrata sulla PCE, pari a 6,3milioni di MWh, quasi dimezzata rispetto ad un anno fa(-43,5%). La liquidita’ del mercato ha pertanto registrato illivello record di 75,1%, in aumento di 18,3 punti percentualirispetto a gennaio.

Gli acquisti nazionali di energia elettrica, pari a 25,1milioni di MWh, sono diminuiti del 2,1% rispetto ad un annofa. A livello zonale, sono pero aumentati al Nord (+1,4%) edin Sicilia (+4,1%). In aumento gli acquisti sulle zoneestere, pari a 405 mila MWh (+7,8%).

Le vendite da impianti a fonte rinnovabile hanno messo asegno, anche a gennaio, una considerevole crescita su baseannua (+43,3%), sostenute soprattutto dagli impianti eolici(+102,2%). Ancora in calo invece le vendite da impianti afonte tradizionale (-13,4%) . Pertanto, la quota dellevendite da impianti a fonte rinnovabile e’ salita al 28,9%dal 19,7% di gennaio 2012, con gli eolici che hanno piu’ cheraddoppiato la loro quota attestatasi all’8,0%.

red/did/