Ue: Tajani e Borg lanciano ‘made in’ per prodotti non alimentari

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(askanews) – Bruxelles, 13 feb – L’indicazione di origine deiprodotti non alimentari diventa obbligatoria per tutti, e latracciabilita’ delle merci messe in commercio in Europa piu’completa. La Commissione europea ha adottato un pacchetto perla tutela dei consumatori che va in questa direzione.

Proposto dai commissari europei per l’Industria e per laSalute, Antonio Tajani e Tonio Borg, il pacchetto intendefare in modo che entro il 2015 tutti i prodotti nonalimentari abbiano specificato in etichetta il luogo diorigine del prodotto. In sostanza, ”tutti i prodottidovranno avere il marchio ‘made in”’, sottolinea Tajani.

”E’ questa la differenza con la proposta di direttiva del2005, che imponeva il ‘made in’ solo per i prodottiprovenienti dai paesi terzi”.

La normativa del 2005 e’ stata poi ritirata perche’ritenuta discriminatoria, e contraria alle regoledell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Ma quellapresentata oggi a Bruxelles ”non e’ una misura commerciale,ma un’iniziativa a tutela dei consumatori”, sottolineaTajani. Cio’ dovrebbe rendere piu’ agevola l’approvazione inParlamento europeo e in Consiglio Ue. Quello dei prodotticommerciali vale 1.000 miliardi di euro l’anno ”escludendo iprodotti commerciali”, ricorda il vicepresidente dellaCommissione Ue responsabile per l’Industria, e la portatadella proposta legislativa va letta alla luce di questinumeri. In base alla proposta di legislazione, i produttorieuropei potranno scegliere se indicare l’origine comunitaria(scrivendo ‘made in Ue’) o l’origine dello stato membro,mentre i prodotti – soprattutto giocattoli, capid’abbigliamento e prodotti tecnologici – realizzatiall’estero, dovranno avere sempre l’indicazione del paese diprovenienza. Qualora un prodotto fosse costituito dacomponenti provenienti da piu’ paesi, si applichera’l’attuale codice doganale, in base al quale la provenienza diun prodotto dipende da dove si e’ svolta la parte piu’importante di lavorazione del prodotto.

Tra le altre cose previste dal pacchetto – che si applicaanche al commercio on-line – la creazione di un databasecomune europeo per condividere tutte le informazioni suiprodotti acquisite a livello nazionale, soprattutto sui testdi sicurezza e affidabilita’. ”In questo modo – sottolineaTajani – si evitera’ di ripetere gli stessi test piu’ voltenegli altri paesi”, risparmiando tempo e soprattuttodenaro.

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