Mps: Saccomanni, normale operazione, nessun prestito nascosto

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(askanews) – Bergamo, 9 feb – Nessun prestito nascosto per ilMonte dei Paschi di Siena ma una normale operazione, che hafornito liquidita’ ad Mps ad ottobre 2011 per due miliardicirca da parte della Banca d’Italia.

Il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni sisofferma a spiegare ai giornalisti, a margine del congressoForex-Assiom, che si tratta di un’operazione ”che abbiamodetto noi nell’audizione parlamentare e che rientra nellanormale attivita’ di banca centrale”. Saccomanni ha poidetto che si e’ trattato ”dell’unica operazione con bancheitaliane”, ma che e’ avvenuta anche in altri Paesi. Saccomanni ha inoltre affermato che entro marzo sara’ultimato il processo di definizione delle sanzioni.

Influiranno su questo processo una serie di normative – haaggiunto – che non sono solo di Vigilanza, a ancheamministrativo, che hanno valore di stigma”. Le sanzioni inItalia ”sono sempore verso le personae – ha spiegato – siamoormai nekle fasi conclusive”.

Ancora sul prestito, Saccomanni ha evidenziato che si e’trattato di ”una operazione classica”, che rientrale”nell’azione di central banking”, quindi ”il polverone chee’ venuto fuori lascia molto perplessi: sono operazioni chehanno il fine di sostenere la liquidita’ di una banca”. Inoltre, ”il prestito e’ stato rimborsato nei tempiprevisti, non c’e’ nessun problema”, ha detto, ”non c’e’nessuna connotazione negativa”.

E’ stato ”uno strumento che ha consentito di portare avantiil ricambio nella gestione dlela banca”, ha sottolineato,che ha ”consentito la moral suasion” per lo cambio deivertici.

L’azione di Vigilanza Bankitalia ”non si caratterizzanelle sanzioni”. Nella prima ispezione, in particolare nel 2010 ”non cifurono – dice – richieste da parte degli ispettori disanzioni o di ricorso all’autorita’ giudiziaria”. Chiedemmo”un forte aumento di capitale, e una grossa ristrutturazioneinterna dei controlli e della gestione rischi. In seguito,nella seconda ispezione, ci fu una richiesta di sanzioni e ilricorso alla magistratura”.

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