Energia: Autorita’, Robin Tax scaricata in parte sui consumatori

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(askanews) – Roma, 9 feb – Diverse imprese energetiche che paganola cosiddetta Robin Tax, ovvero l’addizionale Ires impostaalle societa’ nel giugno del 2008, sembrano ammorbidire ilcosto dell’imposta caricando, in parte, i prezzi aiconsumatori. Lo certifica il Rapporto dell’Autorita’ perl’energia che segnala ”199 operatori (sui 476 totali), dicui 105 appartenenti al settore dell’energia elettrica e gase 94 a quello petrolifero”, ai quali ”e’ stata riscontratauna variazione positiva del margine di contribuzionesemestrale riconducibile, almeno in parte, alla dinamica deiprezzi”.

L’Autorita’ e’ tenuta per legge a svolgere l’attivita’ divigilanza in merito alla Robin Tax, che non puo’ essere”traslata” sui consumatori. La legge vieta infattiesplicitamente alle imprese ”di traslare l’onere dellamaggiorazione d’imposta sui prezzi al consumo”.

La relazione dell’Autority, licenziata il 24 gennaioscorso e presentata al Parlamento, conclude precisando che”l’ampliamento del periodo osservato ha permesso comunque diapprezzare un trend decrescente degli effetti prezzo apartire dal 2009 (secondo esercizio di applicazionedell’addizionale)”. ”Tale fenomeno – si legge – puo’ essere ricondottoall’inizio del monitoraggio sugli operatori vigilati, andatoa pieno regime dal primo semestre del 2009 con l’invio delleprime richieste di motivazione e l’avvio di procedimentiindividuali, che ha comportato una maggiore attenzione aiprezzi praticati da parte degli stessi operatori”.

Tuttavia, ”tale andamento – pur rappresentando un primorisultato utile alla salvaguardia dei consumatori – non haridotto in maniera significativa i casi di incremento deiprezzi riconducibili a possibili condotte traslative”. red-rba/mau