Ue: accordo sul bilancio pluriennale, via libera a spese per 908 mld

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(askanews) – Bruxelles, 8 feb – Raggiunto l’accordo sul nuovo bilancio pluriennale dell’Ue. Lo annuncia il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. ”E’ stato fatto un buon lavoro”, sostiene dopo 25 ore di negoziati. ”Valeva la pena aspettare”, fa sapere tramite il suo account twitter. Le trattative sarebbero terminate dopo la concessione ai Paesi Bassi di altri 45 milioni di euro di rimborsi (‘rebate’), come compensazione per il saldo negativo tra cio’ che il paese mette per il funzionamento dell’Ue e cio’ che ottiene. La bozza di van Rompuy di questa mattina prevedeva un rebate di 650 milioni, e il primo ministro olandese, Mark Rutte, avrebbe ottenuto un rimborso di circa 700 milioni. Da qui lo sblocco delle trattative. ”L’ammontare complessivo del bilancio Ue 2014-2020 e’ di 960 miliardi di euro in impegni. L’Italia nel complesso ottiene fondi aggiuntivi per 3,5 miliardi di euro sui 7 anni rispetto alla prima proposta di Van Rompuy ad inizio novembre”, ha successivamente annunciato il presidente del Consiglio uscente, Mario Monti, durante la conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Ue. ”Accanto a questa cifra – ha aggiunto Monti – va considerato un minor onere per l’Italia di circa 600 milioni”. ”Sono soddisfatto di questo risultato – ha sottolineato -, c’e’ stata un’ottima preparazione da parte di tutta la nostra equipe. Abbiamo negoziato duramente e ho messo il Consiglio europeo di fronte a una concreta e credibile possibilita’ di veto”. – L’Unione europea ha trovato l’accordo sul nuovo quadro finanziario pluriennale, il primo nella storia dell’Ue con importi complessivi inferiori al precedente esercizio settennale. Dopo ”una maratona-negoziale di venticinque ore”, come l’ha definita il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, l’Ue approva il budget per il periodo 2014-2020, ora all’attenzione del Parlamento europeo. Raggiunto un accordo per 960 miliardi di impegni di spesa (959.988.000.000 euro), pari all’1% del reddito nazionale lordo dell’Unione europea, e per 908 miliardi di pagamenti (908.400.000.000 euro), pari allo 0,95% del reddito nazionale lordo dei ventotto paesi europei che hanno negoziato l’accordo (i ventisette stati membri dell’Ue piu’ la Croazia, in Europa da luglio). ”Il differenziale tra il gli impegni e i pagamenti e’ del 5%, come quello dell’attuale quadro finanziario”, ha sottolineato Van Rompuy rivolgendosi al Parlamento europeo, a cui non piace questa forbice di 51,6 miliardi tra il promesso e cio’ che potra’ essere erogato. ”Non c’e’ niente di strano”, per Van Rompuy. ”E’ il momento delle responsabilita’ e il Consiglio europeo le sue se l’e’ assunte. Adesso il Parlamento Ue si assuma le proprie”, per cui ”rifletta sul respingimento di questo accordo: la posta in gioco e’ davvero alta”. Trovato un accordo anche sui ‘rebate’, i rimborsi concessi agli stati che contribuiscono di piu’ economicamente al funzionamento dell’Ue e ottengono meno in termini economici. I Paesi Bassi si vedono riconosciuti rimborsi per 695 milioni di euro, la Svezia per 185 milioni. Per la prima volta ottiene dei rebate anche la Danimarca (130 milioni di euro). Destinati 23,1 miliardi di euro (13,1 miliardi piu’ i 10 eleggibili dai fondi di coesione) per i trasporti, 5,1 miliardi per l’energia e 1 miliardo per le telecomunicazioni. Un fondo speciale da 2,5 miliardi viene destinato ai piu’ indigenti, mentre i capi di Stato e di governo dei paesi dell’Ue hanno inserito una nuova voce in bilancio, la ‘Iniziativa per l’occupazione giovanile’, per cui sono previsti 6 miliardi di euro complessivi, 3 dei quali dovrebbero arrivare da investimenti mirati attraverso il Fondo sociale europeo. Per i prossimi sette anni previsti 325.140.000.000 euro per la coesione sociale e territoriale (44.678.000.000 euro per il 2014, 45.404.000.000 miliardi per il 2015, 46.045.000.000 euro per il 2016, 46.545.000.000 euro per il 2017, 47.038.000.000 euro per il 2018, 47.514.000.000 euro per il 2019 e 47.925.000.000 euro per il 2020). In questa voce di bilancio l’Italia si vede riconosciuti 1,5 miliardi di euro di fondi aggiuntivi all’interno dei Fondi strutturali, per il sostegno delle regioni piu’ svantaggiate. Alla Politica agricola comune (Pac), vanno 373.179.000.000 euro. Di questi 277.851.000.000 euro saranno assicurati attraverso pagamenti diretti e spese di mercato. L’importo complessivo a sostegno dello sviluppo rurale e’ di 84.936.000.000 euro. Alla politica estera dell’Ue destinati 58.767.000.000 euro. bne/mau