Saipem: Recchi, Eni estranea. Nessun presupposto per dimissioni Scaroni

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(askanews) – Roma, 8 feb – Eni e’ totalmente estranea alla gestione di Saipem e non c’e’ ”nessun presupposto” per pensare ad un passo indietro dell’amministratore delegato Paolo Scaroni. Lo dice il presidente del Cane a Sei Zampe, Giuseppe Recchi, in un’intervista al Corriere della Sera, Nella vicenda Saipem, spiega, ”siamo totalmente estranei.Per due ragioni. La prima e’ che siamo due societa’ quotate, che di conseguenza hanno vincoli stretti di regole e di comportamenti, previsti non solo dal codice di autodisciplina della Borsa ma anche dal testo unico della finaza. In Saipem ci comportiamo da soci, come tutti gli altri. Teniamo sotto controllo i conti, ovviamente, ma non entriamo nel merito delle commesse e dei progetti”. La seconda ragione, prosegue Recchi ”e’ di mercato. L’Eni vale solo il 10% del business della Saipem, che e’ una delle migliori societa’ al mondo nei suoi settori e che vive delle commesse che vince, spesso assegnate dai nostri concorrenti. Ha una reputazione internazionale di indipendenza, alla quale noi stessi teniamo e senza la quale Saipem non potrebbe lavorare”. ”Se ho sentito Scaroni? Certo” riferisce il Presidente di Eni ”E’ sempre in viaggio a seguire i tanti progetti del gruppo Eni, ma l’ho trovato tranquillo e sereno. Assolutamente nessun allarme”. Sull’ipotesi che possa sare un passo indietro, per Recchi ”non c’e’ proprio nessun presupporto. Forse non e’ ben compresa la distanza che esiste tra le due situazioni”. fgl/