Auto: Csp, a gennaio caduta pesante per tasse, redditometro ed elezioni

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(askanews) – Roma, 1 feb – La caduta ”particolarmente pesante”delle immatricolazioni registrata a gennaio riflette non soloil ”quadro economico generale” ma anche fattori specificicome le tasse, il redditometro e il clima elettrorale. E’quanto rileva il Centro Studi Promotors.

Secondo il Csp ”l’impatto della tassazione che haraggiunto livelli tali da essere, non solo paralizzante per iconsumi automobilistici, ma addirittura controproducente perlo stesso gettito fiscale”. Sulla domanda di autovetture, poi, ”grava una cappa diincertezza legata essenzialmente alla consultazioneelettorale dal cui esito, nella percezione dei piu’, dipendela possibilita’ di adottare una politica realmente efficacedi sostegno allo sviluppo economico. In attesa che si sciolgail nodo delle elezioni (come per la verita’ e’ accaduto anchein passato per consultazioni elettorali meno decisive) gliacquisti di beni di consumo durevole vengono sistematicamenterimandati. E non si puo’ certo pensare che uno stimolo acomprare auto venga dalle notizie recentemente diffuse, inmaniera peraltro poco chiara, sull’adozione delredditometro”.

D’altra parte, il clima di fiducia degli operatori delmercato auto determinato dal Centro Studi Promotor sulla basedella sua inchiesta congiunturale in gennaio ”ha fattoregistrare un recupero di oltre un punto. In un quadro moltodepresso per le vendite e per gli ordini si registraun’evoluzione positiva nell’indicatore che per primo segnalamutamenti di tendenza nell’orientamento del mercato e cioe’il traffico di potenziali acquirenti nei saloni di venditadei concessionari. Gia’ in dicembre si era registrato unmiglioramento dell’affluenza di visitatori nei saloni ed ingennaio questa tendenza positiva si e’ intensificata, mentresi sono fatte meno negative anche le previsioni perl’andamento delle vendite a tre-quattro mesi. La circostanzache all’aumento di traffico nei saloni di vendita non siaseguita una ripresa degli ordini e che vi sia pero’ uncontestuale, sia pur modesto, miglioramento delle previsioniavvalora l’ipotesi che decisioni di acquisto ormai maturesiano oggi rinviate nella speranza che dalla scadenzaelettorale venga un segnale di stabilita’ tale da rassicurarei mercati e i consumatori, che al momento visitano i salonima non comperano”.

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