Trasporto aereo: Pecci (Blue Panorama) rilancia unione vettori nazionali

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(askanews) – Roma, 29 gen – ”L’opzione di aggregare i vettoriitaliani per me resta valida”. A sottolineare comel’evidente difficolta’ delle compagnie aeree italiane, conl’acuirsi nelle ultime settimane della crisi di Meridiana ele problematiche di Alitalia, potrebbe trovare una soluzionein un raggruppamento di vettori nazionali guidato dallastessa Alitalia e’ il presidente di Blue Panorama Airlines,Franco Pecci, compagnia che e’ in concordato preventivo.

L’idea come noto era gia’ stata sviluppata, con l’ipotesi diintegrazione della stessa Blue Panorama e di Wind Jet (poifallita), da parte di Alitalia. Poi ”noi decidemmo di nonprocedere – ha ribadito Pecci – anche se il lavoro fattodall’ex amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli,in quella direzione fino a quel momento era stato moltopositivo”.

”Rimango convinto che una maggior concentrazionepermetterebbe di combattere i vettori stranieri che stannooccupando il nostro mercato” ha aggiunto Pecci a marginedella consegna a Blue Panorama di una targa di ringraziamentoda parte della Comunita’ di Sant’Egidio per il sostegno alleattivita’ svolte a Cuba, ”lo dimostra anche la scelta di AirFrance di lanciare una compagnia regionale per collegamentidomestici ed europei point to point integrando le attivita’di tre diversi vettori ed affiancandole a quelle del brandprincipale di feederaggio su Parigi e leisure operate con ilmarchio transavia.com”. Quell’opzione, che qualche mese fa ”non fece presa”, perPecci ”andrebbe invece oggi certamente rilanciata”. Ilpresidente di Blue Panorama ha poi detto che ”laristrutturazione della compagnia sta procedendo con evidenzepositive” nonostante ”un 2013 dove non c’e’ crescita nelsettore ed anzi il trasporto aereo turistico perde un25-30%”. Per quanto riguarda la presentazione dell’atto diindirizzo del piano nazionale aeroporti da parte del ministroPassera, Pecci ha concluso dicendo che ”non rafforza ivettori, basta guardare all’aumento delle tariffe su Milano eFiumicino, e guarda caso non a Ciampino (scalo low cost diRoma ndr). In Italia si e’ pensato di piu’ agli aeroporti chealle compagnie italiane, l’impressione e’ che se ci siano ono vettori italiani che operano sugli scali nazionali nonsembri essere importante”. ap/sat