Cambi: l’America non rischia la tripla A (analisi Fxcm)

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(ASCA-FXCM) – Roma, 29 gen – Comprare oro? Comprare euro? Oppure la sterlina? Niente di tutto cio’! Comprare tempo, questa sembra l’attivita’ preferita e questa volta i protagonisti sono gli americani. Il fatto che la Camera abbia approvato la misura per rimandare fino al prossimo maggio le decisioni sul tetto del debito (sospeso fino ad allora) ha fatto si’ che Fitch, una delle tre agenzie di rating in grado di influenzare il mercato, abbia dichiarato di non voler piu’ procedere ad eventuali tagli di merito di credito. Il Senato ha confermato di voler procedere al piu’ resto all’approvazione del provvedimento e questo ha convinto l’agenzia a muoversi in questa direzione. E’ chiaro che, nel momento in cui non dovesse essere trovato un accordo credibile nel medio periodo l’outlook, attualmente negativo, potrebbe portare ad un downgrade ma, se durante questi mesi si ragionera’ in maniera concerta sulle scelte fiscali in grado di dare sostenibilita’ ai conti pubblici, l’outlook potrebbe passare da negativo a stabile, andando a togliere questa spada di Damocle dalla testa di Obama e Bernanke. I mercati, a nostro parere, hanno gia’ cominciato a scontare questa risoluzione della vicenda, ma ci sara’ spazio per aumenti di volatilita’ che ultimamente arrivano nel momento in cui una castagna viene tolta dal fuoco. In questo caso, il si’ del Senato potrebbe dare un boost al sentiment degli investitori, che rimane, nel breve periodo, in prevalenza pro-rischio. I tentativi di discesa visti ieri nel pomeriggio sull’indice americano S&P500 non sono andati a buon fine e ci siamo mantenuti ben al di sopra dei supporti di breve periodo, cosi’ come sul Nasdaq, dopo la discesa di settimana scorsa siamo ancora sopra 2,700 (formando minimi leggermente crescenti), mentre sul Dow Jones il trend parla da solo. Sul fronte materie prime il petrolio ha tentato di rompere i supporti posti intorno a 95.50 per poi tornare prepotentemente verso le resistenze di 97.00, in test proprio mentre ragioniamo per iscritto con voi mentre l’oro ha corretto lievemente a rialzo andando a toccare quota 1,660.00 ma qui, lo sappiamo, ci troviamo di fronte ad un movimento di impostazione tecnica di medio periodo (sul forum potete vedere il perche’). La pubblicazione degli ordini di beni durevoli americani, pur battendo di gran lunga le attese degli analisti (4.6% vs un consensus di +2.0%) non sono stati in grado di muovere i mercati in maniera significativa e questo ci conferma come le attese degli investitori siano concentrate sul fattore primario indicante una ripresa, ovvero il miglioramento della situazione occupazionale. Venerdi’ ci verranno comunicati il tasso di disoccupazione ed i Non Farm Payrolls, oltre al fatto che domani si riunira’ la Federal Reserve per decidere sui tassi di interesse, e con qualche guru che ha cominciato ad ipotizzare una ripresa dell’attivismo da parte dell’istituto centrale, dopo qualcosa lasciato trapelare dalle ultime minute circa la necessita’ di dover uscire dalla situazione di iniezione di liquidita’, non possiamo non accendere un alert anche su questo evento. Non ci attendiamo succeda nulla di strano, ma seguiamolo con attenzione, evitando di prendere posizionamenti di medio periodo, se non dove il quadro tecnico supporti una decisione di questo tipo ed il risk reward sia ottimo (almeno di 1:4). Noi continuiamo, oro a parte, a concentrarci su strategie intraday che, vista la vicinanza di livelli comunque importanti e di alta volatilita’, possono fornire diverse opportunita’ di posizionamento di breve. Vediamo insieme i livelli principali per oggi. EurUsd. Movimento molto vischioso per l’eurodollaro, con un tentativo di rottura dei minimi di 1.3440 che ha portato a lievi estensioni, fermatesi sopra 1.34 1/4. Ci troviamo ora di fronte ad una riduzione di volatilita’ progressiva, che potrebbe sfociare in rotture da curare su 1.3340 o 1.3365 per i trader piu’ di breve ovvero su 1.3425 e 1.3485 per chi vuole attendere una direzionalita’ piu’ probabile. Ribadiamo l’attenzione da porre all’area compresa tra 1.3500 e 1.3530 in quanto sul daily questa rappresenta una forte resistenza. In caso di rottura ribassista, l’area di 1.3390 potrebbe frenare la discesa e soltanto un passaggio di 1.3370 potrebbe farcfi propendere per posizionamenti short piu’ sostanziosi. UsdJpy. UsdJpy in correzione ribassista dopo la forte salita da 88.00. L’area tra 91.00 e 91.30 sta funzionando molto bene come resistenza ed il mercato e’ ben incanalato all’interno di una potenziale bandiera rialzista. I limiti da valutare risultano essere, a nostro avviso, 90.50 per tentativi di raggiungimento di 90.20, che soltanto in caso di passaggio a ribasso di 90.10 potrebbe lasciare spazio a discese verso 89 3/4 e l’area di resistenza indicata, con primo trigger su 91.00 per il raggiungimento dei massimi. EurJpy. Anche l’EurJpy, chiaramente, si sta mantenendo in una fase laterale a bandiera con 121.50 e 122.50 come limiti dinamici sui quali ragionare eventuali rotture. 123.00 e 121.20 rispettivamente i target in caso di aumenti di volatilita’ oltre i livelli visti, dati da punti statici precedenti toccati dal mercato. GbpUsd. Continua la forte volatilita’ della sterlina, che e’ riuscita a rimanere sotto la media a 21 periodi oraria e non essendo tornata sopra 1.5780 ha tentato per ben due volte la rottura di 1.5725 per poi riuscire a raggiungere la parte alta di 1.5600, fermandosi a 1.5675. Siamo oggi in una situazione buona dal punto di vista del risk reward per posizionarci corti di cable, tenendo conto che un ritorno sopra 1.5725 potrebbe portare a tentativi di test della resistenza piu’ importante passante a 1.5750 e che soltano in caso di superamento di 65 potremmo risalire verso 1.58 figura. Un superamento a ribasso dei minimi potrebbe portare ad accelerazioni verso 1.5625. AudUsd. La rottura di 1.0410 ha portato al compimento di nuovi minimi, non in grado di portarsi oltre 1.0385 per poi correggere in maniera importante. Correzione avvenuta sui dati neozelandesi che hanno visto una bilancia commerciale ribaltare completamente la situazione precedente e le attese del mercato (+486 milioni contro attese di -105 e precedente di -590) e che ha portato i prezzi a testare perfettamente la media mobile oraria a 100 periodi, che ora, insieme a 1.0475 rappresenta una forte area di resistenza. In caso di suo superamento, potenziali estensioni verso 1.0500, mentre per scendere dobbiamo vedere una discesa sotto 30, con 1.0400 possibile obiettivo. (Eventuali pareri, notizie, ricerche, analisi, prezzi, o altre informazioni contenute in questo documento sono fornite come commento generale del mercato e non costituiscono un consiglio personale. 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