Bollette: Adusbef e Federconsumatori, Authority complici degli oligopoli

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(askanews) – Roma, 19 gen – ”Le Autorita’ indipendenti,istituite per legge con la finalita’ di tutelare interessi diparticolare rilevanza, quali i servizi diffusi di pubblicautilita’, come il gas e l’energia, invece di salvaguardareanche i diritti e gli interessi dei consumatori e dellefamiglie, si fanno influenzare da monopoli ed oligopoli,assecondando i loro esclusivi desiderata”. E’ il duroattacco sferrato oggi dall’Adusbef e dalla Federconsumatoricontro le Authority. ”Negli ultimi due anni – spiegano le due associazioni perla difesa di consumatori e utenti in un comunicato congiunto- il prezzo del metano sui mercati internazionali e’ scesodel 20%, ma l’Autorita’ per il Gas e l’Energia, invece dideliberare tali diminuzioni sulle bollette di 26 milioni difamiglie e quattro milioni di piccole e medie imprese, haprovveduto a continui salassi, con rincari pari al 23,7%,piu’ di 4 volte l’inflazione, generando una perdita delpotere di acquisto ad esclusivo vantaggio dei gestori. Tracosti occulti delle bollette del gas, incrementi, Iva,accise, addizionali ed altre varie voci, i consumatori,costretti a pagare perfino un’assicurazione aggiuntiva cheammonta ad 800 milioni di euro, per salvaguardare i contrattidelle imprese,che continuano a tenere occultati i costi realipagati all’ingrosso, subiscono un vero salasso”.

Adusbef e Federconsumatori hanno quindi sezionato unabolletta del gas che arriva ad una famiglia. ”Nella fatturabimestrale in esame le varie voci sono suddivise, inpercentuale, nel modo seguente: i servizi di venditacostituiscono tutte le attivita’ poste in essere dalfornitore per l’acquisto e la commercializzazione dellamateria prima. In questo caso formano il 39,6% dellafattura.

Nell’ambito dei servizi di vendita, la quota energia (quellaeffettivamente legata al consumo e percio’ variabile),ammonta solo al 37,4%. Il totale dei servizi di rete da’conto del prezzo di tutte le attivita’ poste in essere dalfornitore per il trasporto e la distribuzione del gas, lostoccaggio e la gestione del contatore domestico. Sono pagatenon attraverso un prezzo di mercato, bensi’ in base a tariffestabilite dall’Autorita’ Gas Energia) anche per i clienti delmercato libero. In questo caso, la componente della bollettarelativa ai servizi di rete ammonta al 22,8%. Nell’ambito diquesta percentuale, la parte variabile (legata ai consumi) e’del 20,9% del totale della fattura. Le imposte (esclusa l’IVA del 21%), ammontano al 20,2% del totale della fattura.

Tra queste, le accise costituiscono il 17,1%, mentre leaddizionali regionali il 3,1%. Considerando nel calcolo anchel’ IVA, la percentuale delle imposte sul totale della fatturasale al 37,6%”.

”In conclusione – prosegue la nota -, nel caso in esame,la parte della fattura legata davvero al prezzo della materiaprima consumata ammonta solo al 37,4% (il 39,6% volendoconsiderare nel calcolo anche la quota fissa dei servizi divendita, legata al prezzo della materia prima, ma non allaquantita’ effettivamente consumata dall’ utente). Cio’implica che ben il 62,6% circa dell’ importo della fattura inesame non e’ costituito da voci legate al prezzo dellamateria prima consumata, bensi’ a oneri di altro tipo(distribuzione, trasporto, assicurazioni, profitti ed onerifiscali addossati sulla pelle dei consumatori). La bollettaesaminata, che ha subito un rincaro nel biennio del 23,7%pari a 44 euro nel 2011; 32 euro nel 2012, per un aggravio di76 euro per ognuna delle famiglie ed oneri complessivi di 2,4miliardi di euro, con un’Authority meno dipendente dagliinteressi dei gestori, doveva diminuire di 23 euro nel 2011 edi 18 nel 2012, con un risparmio di 41 euro a famiglia”. Adusbef e Federconsumatori, per offrire sollievo afamiglie ”i cui redditi sono stati falcidiati da aumenti,rincari e ritocchini, di 2.200 euro nel 2012, di 1.500 nel2013”, chiedono infine ”l’impegno dei partiti a congelareper un biennio tutti i rincari di prezzi e tariffe, percontribuire ad uscire dalla recessione dando impulso aripresa economica con una maggiore capacita’ di spesa deiconsumatori”.

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