Crisi: Rehn, meno ragioni di pessimismo ma economia resta debole

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(askanews) – Bruxelles, 11 gen – Il 2013 sara’ un anno diverso, piu’ positivo. Anche se l’economia resta debole e i tempi continuano a essere ”difficili”, l’Europa tornera’ a crescere, e il peggio sembra passato. Questo anche grazie agli sforzi dei paesi membri dell’Ue e alle politiche adottate dall’Unione europea. Il 2012 e’ stato dunque l’anno in cui si sono gettate le basi per superare la crisi, e il 2013 essere l’anno in cui si dovra’ superarla del tutto completando il processo avviato. Questa l’analisi del commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Alla platea dello European policy centre ricorda che ”il 2012 e’ stato un anno di crisi ma al tempo stesso un anno di progressi”. Questo fa si’ che la situazione a distanza di un anno sia migliore, ma ”anche se all’inizio di questo 2013 c’e’ meno ragione per essere pessimisti non dobbiamo abbassare la guardia”. Al contrario, esorta Rehn, occorre lavorare con maggiore incisivita’. ”Dobbiamo capitalizzare questo rinnovato sentimento” di fiducia e ”perseguire le politiche di aggiustamento dei conti e delle riforme in modo coerente e determinato”. ”Gli ultimi indicatori di fiducia economica – sottolinea Rehn – mostrano segnali di stabilizzazione, e la fiducia dei mercati sta crescendo in modo sensibile”. Allo stesso tempo pero’ ” i prossimi mesi continueranno ad essere difficili perche’ l’economia rimane debole e i nostri cittadini continuano a risentire degli effetti della crisi”. L’Europa avra’ una timida ripresa nel corso di quest’anno, ma e’ solo nel 2014 che dovrebbe diventare ”piu’ robusta”. Occorre quindi ”continuare con il consolidamento fiscale, intensificare la lotta alla disoccupazione, soprattutto giovanile e proseguire lungo il processo di ricostruzione della nostra unione economica e monetaria”. bne/