Fiat: Landini, chiediamo stesse cose che hanno fatto Obama e Hollande

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(askanews) – Torino, 7 gen – ”Chiediamo le cose che ha fattoObama per l’industria dell’auto negli Usa o che ha fattoHollande in Francia. Non mi sembrano cose straordinarie.

Chiediamo solo che il paese difenda il proprio sistemaindustriale”, lo ha detto Maurizio Landini, leader dellaFiom a Torino, per il direttivo regionale del sindacato, cheha mantenuto un giudizio negativo sulla Fiat, anche dopol’annuncio dei nuovi investimenti a Melfi: ”Vorrei saperedove va a finire la nuova Punto. Se non si produce piu’ aMelfi, e’ tutto da dimostrare che i due nuovi modelli possanogarantire gli attuali occupati” ha aggiunto Landini. ”Non c’e” alcuna novita’ – ha osservato ancora sul pianodi investimenti Fiat – Sono tutti progetti rinviati diqualche anno. Sui nuovi modelli non c’e” chiarezza e non e’ancora chiaro quali saranno i ruoli dei diversi stabilimentiitaliani”. ”Ad oggi – ha detto – siamo di fronte a due certezze: lachiusura di Termini Imerese e dell’Irisbus. Non e”accettabile che la Fiat in Italia possa chiudere stabilimentisenza colpo ferite. Il nuovo governo dovra’ riprendere inmano la vicenda Fiat, non solo per ripristinare le liberta’costituzionalmente sancite, ma anche per garantire che sipossa continuare a produrre auto nel nostro paese e pergarantire i livelli occupazionali”. Secondo Landini lo spostamento della trsta della fiatnegli Usa ”e’un fatto incontrovertibile” e lo dimostrerebbeulteriormente la recente decisione di fondere Cnh e FiatIndustrial.

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