Cambi: 2013, si parte bene, fiscal cliff evitato (analisi Fxcm)

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(ASCA-FXCM) – Roma, 2 gen – Si parte bene con questo 2013. L’accordo per evitare il Fiscal Cliff, che a guardare i prezzi di mercato ci sembrava scontato, e’ stato infine raggiunto e le aperture sui mercati hanno rispecchiato un rinnovato entusiasmo, che sara’ probabilmente capace di far chiudere le borse in territorio positivo durante la prima seduta di questo nuovo anno e che ha visto, come vedremo tra poco, il dollaro venduto. Durante le prime ore del mattino (ora italiana) anche la Camera ha approvato il provvedimento sul quale era stato dato l’ok dal Senato e si e’ cosi’ evitato lo scatto automatico del tanto discusso tandem aumento delle tasse e tagli alla spesa pubblica, che avrebbe di fatto messo in ginocchio l’economia americana e non solo. Con 257 si’ e 167 no l’America e’ dunque pronta a ripartire, concentrandosi su futuri accordi per ridurre il debito pubblico (su questo ci viene pero’ da ridere, vista la struttura della Federal Reserve). Gli accordi raggiunti, decantati in stile campagna elettorale da Obama, che non ha preso l’occasione per ribadire di aver mantenuto la promessa di aver aumentato le tasse ai piu’ ricchi, prevedono l’aumento dell’imposizione fiscale per chi mostra un reddito superiore ai 400.000 dollari all’anno e per le famiglie con piu’ di 450.000 bucks (dal 35% al 39.6%), rimangono in atto gli sgravi fiscali sulla classe media, vengono prorogate le indennita’ di disoccupazione per l’intero anno e vengono previsti sgravi per le imprese che innoveranno. Questi alcuni dei punti principali di quella che diventera’ legge prima dell’apertura di Wall Street, che probabilmente riuscira’ a riportarsi su buoni livelli (considerando le difficolta’ degli ultimi giorni dell’anno), sfruttando le vendite di dollaro americano, che come anticipato brevemente, sono state le protagoniste indiscusse di queste prime ore di mercato del nuovo anno. Abbiamo assistito a forti gap in apertura su tutti i cambi, tutti secondo le correlazioni classiche che abbiamo seguito per i primi mesi dell’anno passato, con l’eccezione del UsdJpy che ha visto un gap contro yen (ma qui sappiamo che la possibilita’ di assistere ad ulteriori indebolimenti della valuta giapponese per quanto visto negli scorsi articoli circa la deflazione e’ alta). Per il resto, il biglietto verde ha ricoperto il ruolo di valuta di finanziamento e guardando il DJ FXCM Dollar Index, ci siamo quasi riportati a quota 10,000 punti, dopo aver chiuso l’anno a 10,040. Seguiamo i mercati osservando soltanto le correlazioni, senza utilizzarle dal punto di vista operativo, non e’ ancora il momento, anche se il fatto che la reazione di fronte a una notizia cosi’ importante sia stata ancora dollaro-centrica, ci tranquillizza. EurUsd. Sull’EurUsd i livelli principali di attenzione continuano ad essere rappresentati da 1.3160 e 1.3300. I livelli trigger devono essere valutati sotto 1.3140 e sopra 1.3325, accadimento che a differenza di lunedi’ oggi puo’ anche essere possibile, soprattutto durante il pomeriggio, quando anche la liquidita’ americana sara’ messa sul tavolo. E’ possibile anche provare a lavorare in laterale, strategia che ha dato ottimi frutti fino ad ora, tenendo conto pero’ che posizionare degli stop e reverse fuori dai punti indicati potrebbe rappresentare una buona idea. Se osserviamo infatti un grafico a 4 ore dell’euro notiamo una bella congestione che se rotta a rialzo potrebbe portare al raggiungimento anche di 1.3400. UsdJpy. Ennesima riapertura post feste in gap negativo per lo yen giapponese, che gia’ in serata di lunedi’ era riuscito a raggiungere i minimi sul dollaro, dopo aver rotto a rialzo i massimi statici precedenti passanti a 86.25 e completando la figura di bandiera rialzista individuata. Ci troviamo ora a dover seguire l’area di 86.50 come supporto (dato dalla combinazione di punti statici precedenti e della media a 21 oraria). In caso di sua rottura, crediamo che il mercato non riesca comunque a spingersi sotto 86.20 (media a 21 a 4 ore) e per quanto riguarda eventuali target rialzisti, sopra 87.50 abbiamo la possibilita’ di raggiungere 88 figura, anche se da un momento all’altro potrebbero partire correzioni di mercato. Stop in pari dunque, su ogni operazione che ci dovesse far vedere un P/L positivo (L’operativita’ sui pullback dei supporti di breve sembrerebbe la migliore per chi non ha ancora preso posizione, altrimenti il breakout di 87.50). EurJpy. Il mancato superamento di 114.25 durante la giornata di lunedi’ ha evitato entrate long che avrebbero portato a ottimi risultati con i gap di questa mattina. Pazienza, come sappiamo il mercato si muove sempre e offrira’ altre possibilita’. Operativamente la situazione non e’ delle piu’ facili da interpretare, per cui segniamoci i livelli di supporto a 114.65 (media a 21 oraria e massimi precedenti) ed aspettiamo eventuali avvicinamenti ad essi per valutare acquisti di euro. Come sul papa’ UsdJpy, i target sono di difficile valutazione ed in caso di superamento di 116.25 possiamo attenderci tentativi verso 117.00, ma anche qui lo stop in pari diventa doveroso, viste le possibilita’ di assistere a storni da un momento all’altro. GbpUsd. Lo stop e reverse sulla sterlina nel momento in cui abbiamo oltrepassato a rialzo 1.6230 ha portato a buoni risultati, visti i livelli raggiunti dal cambio una volta portate via le resistenze sulle quali abbiamo valutato acquisti di dollaro americano, tra 1.6200 e 1.6220. Stiamo ora consolidando sopra 1.6300 ed un passaggio a rialzo di 1.6350 potrebbe portare il mercato oltre 64 figura. I livelli di supporto sono individuabili in 1.6235 e la vicinanza alle resistenze della notte offre una buona opportunita’ dal punto di vista del rischio/rendimento per provare a prendere delle correzioni di sterlina (per chi non fosse gia’ long, nel qual caso uno stop in pari e l’attesa di eventuali rotture rialziste potrebbe essere una strategia vincente) da poter essere riacquistata prima dei supporti. AudUsd. Anche sull’australiano la mancata salita oltre 1.0425 ha evitato delle long che invece sarebbero state molto buone questa mattina. Poco male anche qui, dove l’area di resistenza passante intorno a 1.0410/15 e’ saltata definitivamente, divenendo ora un supporto di breve periodo. 1.0450 rappresenta un altro punto molto interessante da seguire, sul quale cominciare a valutare acquisti di australiano, che in caso di rottura rialzista di 1.0490 potrebbe provare a raggiungere area 1.0525. Xau/usd. Dopo la tenuta molto buona delle resistenze lunedi’, dove su un grafico orario la presenza di punti statici precedenti e dello stocastico (che ha girato molto bene a ribasso) ha suggerito tentativi di vendita, il mercato ha visto una riapertura in gap rialzista con il raggiungimento di area 1,680.00. Anche qui i dollari sono stati venduti e troviamo 1,685.00 e 1,670.00 come punti da seguire. 15 i dollari potenziali in caso di rottura di uno dei quei livelli. USOil. Partenza con il botto per il petrolio, sul quale abbiamo perso una buona occasione dato il mancato superamento di 91.60. La possibilita’ di raggiungere 93.50 ora esiste, livello dove potremmo assistere a correzioni (che non dovrebbero portare oltre a 92.30 in caso di realizzo) o dove potremmo vedere rotture definitive a rialzo con target a 94.30. Anche qui, in caso di long, stop in pari quando il mercato e’ dalla nostra parte in quanto e’ difficile valutare target dopo gap cosi’ importanti. (Eventuali pareri, notizie, ricerche, analisi, prezzi, o altre informazioni contenute in questo documento sono fornite come commento generale del mercato e non costituiscono un consiglio personale. FXCM Italia non accetta responsabilita’ per qualsiasi perdita o danno, compresi, senza limitazione, qualsiasi perdita di profitto, che potrebbe derivare, direttamente o indirettamente dall’uso o affidamento su tali informazioni. Il contenuto di questo documento e’ soggetto a modifica in qualsiasi momento e senza preavviso ed e’ previsto per il solo scopo di aiutare i trader a prendere decisioni di investimento indipendenti. 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