Alibaba, Softbank vede un terzo della quota e ne ricava 22 mld

Svolta del gruppo nippon, storico finanziatore di Jack Ma

AGO 4, 2022 -

Alibaba Roma, 4 ago. (askanews) – Softbank ha sottoscritto contratti derivati sulla vendita con opzione di riscatto per circa un terzo della sua storica quota sul gigante dell’e-commerce cinese Alibaba, da cui ha ricavato circa 22 miliardi di dollari. Lo riferisce il Financial Times sulla base delle documentazioni contabili prodotte dal gruppo bancario nipponico, a che ora si ritrova con oltre metà della sua partecipazione sulla società cinese impegnata in contratti di vendita analoghi. A meno di futuri ripensamenti, e relative massicce spese, la quota di Softbank nel risulterà drasticamente ridotta. Una svolta storica, secondo il quotidiano, dato che il gruppo era stato tra i principali finanziatori della società di Jack Ma quando era una startup, con un finanziamento di circa 20 milioni di dollari 20 anni fa, che sono andati a lievitare e che il gruppo nipponico non ha mai liquidato. Queste vendite prevedono appunto un patto di riscatto con cui la società potrebbe riappropriarsi delle azioni. Ma secondo il Ft è improbabile che venga esercitato. Il tutto si verifica mentre Alibaba è tra le decine di società cinesi che stanno preparando l’uscita/cacciata dal mercato azionario di Wall Street, a causa di nuove regole contabili su cui si è aperto un nuovo contenzioso tra Washington e Pechino. Il gruppo ha fatto richiesta di quotazione primaria al mercato di Hong Kong. Non si può escludere che tra le considerazioni che hanno portato Softbank a queste transazioni vi siano anche elementi di natura geopolitica sulle crescenti tensioni che si stanno creando tra Usa e alleati da una parte, tra cui il Giappone, e Russia e Cina e diversi paesi emergenti dall’altra su una molteplicità di episodi, tra cui la guerra in Ucraina e le mire cinesi su Taiwan.