Cina intende mettere sul mercato REIT per finanziare infrastrutture

Una manovra per ridurre il debito nascosto dei governi locali

APR 23, 2021 -

Roma, 23 apr. (askanews) – La Cina sta preparandosi a lanciare sul mercato una serie di REIT (Real Estate Investment Trust) per riuscire a finanziare imponenti progetti infrastrutturali. Lo scrive oggi il Nikkei Asia.

Il mercato degli investimenti per finanziare progetti infrastrutturali in Cina, in questo momento, vive una complessa situazione a causa dell’alto livello d’indebitamento delle imprese legate ai governi locali e allo stato centrale. Così Pechino spera di reperire investitori istituzionali e privati che vogliano puntare sulle infrastrutture.

Secondo il Nikkei, il governo cinese vuole portare il mercato dei REIT a 5mila miliardi di yuan (766 miliardi di dollari). La preoccupazione è però che non vi siano abbastanza progetti infrastrutturali che possano garantire ritorni stabili e attraenti per investitori privati.

Sono cinque i progetti individuati dalla China Securities Regulatory Commission per testare questo piano. Tra loro un grande inceneritore per Pechino, un’autostrada per la provincia di Guangdong e un impianto di trattamento delle acque reflue a Shenzhen. Altri nove progetti sono vicini a essere lanciati sul mercato.

La Cina in passato ha lanciato dei REIT che non erano in linea con quello che internazionalmente è riconosciuto come REIT: si trattava di trust per le infrastrutture destinati a investitori istituzionali. Quindi quelli che sono in trampolino di lancio saranno i primi veri REIT lanciati dalla Repubblica popolare. Il varo dell’operazione dovrebbe avvenire quest’anno sui mercati finanziari di Shanghai e Shenzhen. I candidati REIT per un’offerta iniziale sono in tutto 50.

Mentre solitamente i REIT sono destinati a proprietà commerciali che generano reddito costante (uffici, residenziale, centri commerciali), Pechino punta a focalizzarsi su infrastrutture. Questo perché i prezzi delle proprietà immobiliari nelle grandi città cinesi in questo momento stanno volando molto alto ed è difficile raggiungere a breve guadagni investendo in questo settore. Ma il principale motivo è che vuole cercare di aiutare i governi locali a finanziare gli investimenti per infrastrutture, senza aggravare ulteriormente il cosiddetto “debito nascosto”.

Nel turbinoso sviluppo delle infrastrutture cinesi, infatti, finora hanno avuto un ruolo chiave i governi locali, con i loro veicoli finanziari, oltre alle imprese a controllo statale (SOE), che hanno potuto raccogliere fondi grazie alla tacita garanzia del governo e dei governi locali. Tuttavia il debito che si è accumulato nei bilanci di questi veicoli e delle SOE è ormai imponente e rischia di rendere difficile l’accesso a nuove risorse. Alla fine del 2019 era arrivato 45mila miliardi di yuan (6.890 miliardi di dollari) e nel 2020 è data per certa un’ulteriore crescita.

Quindi il programma di mettere sul mercato dei REIT riflette la volontà del presidente Xi Jinping di ridurre i rischi finanziari entro il XX Congresso del Partito comunista cinese del 2022, come esplicitamente dichiarato. Secondo Xu Xianping, componente del Consiglio di Stato cinese, cioè del governo, il 4 per cento degli investimenti per infrastrutture – che sono previsti in totale per 130mila miliardi di yuan (16.600 miliardi di dollari) – verrà impacchettato in REIT.