Ilo (Onu): nel II trim perse ore equivalenti a 400 mln posti lavoro

Crollo del 14%, netto peggioramento rispetto a stime un mese fa

GIU 30, 2020 -

Roma, 30 giu. (askanews) – La crisi pandemica ha causato una perdita equivalente a 400 milioni di posti di lavoro. E’ la nuova stima della International Labour Organization (Ilo), l’ente dell’Onu che si occupa di lavoro e che la stessa segnala essere “significativamente peggiore” rispetto alle precedenti analisi.

Secondo la quinta edizione dallo studio Ilo (Covid-19 and the world of work), infatti, nel secondo trimestre si è verificato un calo del 14% sulle ore lavorate a livello globale, che equivale appunto a 400 milioni di posti considerando una settimana lavorativa di 48 ore.

Nelle stime diffuse a marzo l’Ilo aveva indicato un meno 10,7% di ore lavorate, equivalenti a 305 milioni di posti.

E la ripresa, peraltro incerta, secondo l’Ilo non sarà sufficiente a recuperare il lavoro perso nel secondo semestre, nemmeno nello scenario migliore.

Lo studio propone tre scenari, in quello di base, la ripresa che segue le perdite farà sì che il calo complessivo di ore lavorate sia del 4,9%, equivalente a 140 milioni di posti in meno nel quarto trimestre, rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Lo scenario pessimistico indica meno 11,9% di ore equivalenti a 340 milioni di posti persi. Lo scenario ottimistico meno 1,2% equivalenti a 34 milioni di posti persi, sempre su scala globale.