Petriolio a nuovi massimi da inzio 2019, Brent vicino a 68 dollari

Spinte rialziste da speranze su negoziati commercio Usa-Cina

FEB 22, 2019 -

Roma, 22 feb. (askanews) – Barile di petrolio a nuovi massimi da inizio anno, con le spinte rialziste che sono tornate e prevalente sul finale di settimana, alimentate dalle speranze di progressi nei negoziati Usa-Cina sul commercio. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord, nel pomeriggio guadagna 31 cents rispetto al fixing precedente, portandosi a quota 67,38 dollari dopo un picco di seduta a 67,73. Il West Texas Intermediate sale di 60 cents a 57,56 dollari.

Le delegazioni di Washington e Pechino sono impegnate in una nuova tornata negoziale sulle dispute esplose a seguito di dazi e rappresaglie adottati sul commercio e la speranza degli operatori è che riescano a raggiungere una qualche intesa prima del primo marzo, il termine che si erano fissati prorogando i tempi del negoziato. Non è da escludere che venga deciso un ulteriore rinvio della scadenza.

La prospettiva che questa disputa non sfoci in un conflitto aperto alimenta le speranze di un ripresa anche della domanda globale di greggio, sulla scia del rafforzamento che registrerebbe commercio globale da un ripristinod ella normalità tra queste due aree chiave del pianeta.

E questo scenario smorza le spinte ribassiste dovute all’attuale rallentamento della crescita globale, oltre che all’aumento della produzione Usa di greggio. A sua volta quest’ultimo fattore viene bilanciato dai tagli all’offerta operati dall’Opec, il cartello deli Stati esportatori di oro nero, assieme a altri grandi produttori non allineati, come la Russia.