Bce, De Guindos: la vera sfida dell’Italia è sulla bassa crescita

E difende indipendenza Banche centrali da critiche dei populisti

FEB 19, 2019 -

Roma, 19 feb. (askanews) – Il calo dei tassi e dello spread sui titoli di stato dell’Italia “conferma che quando uno Stato rispetta le regole comuni i suoi sforzi vengono riconosciuti dai mercati”, ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, i merito all’accordo con la Commissione europea sulla Manovra di bilancio. “Oggi, la sfida principale per l’Italia è rappresentata dalla debolezza della crescita – ha aggiunto in una intervista a Le Monde – e questo dopo molti anni”.

Secondo De Guindos “Roma deve operare urgentemente delle riforme strutturali, allo scopo di aumentare il suo potenziale di crescita, rilanciando la produttività e la produttività e mettendo nel mirino le debolezze interne”.

L’esponente della Bce è stato anche interpellato sulle critiche giunte negli ultimi mesi dalla politica all’indipendenza delle stesse banche centrali, non specificatamente in Italia ma anche in Europa e negli Usa. “negli ultimi decenni, l’indipendenza delle banche centrali ha dimostrato la sua efficacia nel garantire la stabilità dei prezzi. Le agende di politica e economia sono molto diverse. Quando le istituzioni monetaria agiscono sotto l’influenza della prima, corrono il rischio di commettere gravi errori – è il monito del vicepresidente della Bce – costosi per l’attività”.

“Spesso le minacce contro la loro indipendenza fanno parte di una retorica populista che propone regolarmente soluzioni semplicistiche e magiche a problemi complessi. Queste soluzioni potranno apparire seducenti – ha concluso De Guindos – ma raramente sono quelle giuste”.