Alstom inizia ad avere dubbi su riuscita maxi-fusione con Siemens

Anche dopo concessioni fatte per cercare approvazione Antitrust Ue

GEN 17, 2019 -

Roma, 17 gen. (askanews) – Il gigante dell’ingegneria francese Alstom ha reso noto oggi che non vi è alcuna certezza che le concessioni fatte alle autorità di regolamentazione della concorrenza per approvare la fusione delle sue attività ferroviarie con la tedesca Siemens saranno sufficienti. Le due società hanno offerto una serie di vendite di attività per ottenere l’accordo con la Commissione europea, che a sua volta teme che la nuova società dominerà i mercati del segnalamento ferroviario e dei treni ad alta velocità.

In una nota Alstom ha affermato che i rimedi offerti “tengono conto delle preoccupazioni della Commissione, pur mantenendo i fondamentali economici e industriali dell’accordo. Le parti ritengono che questa proposta di rimedi sia appropriata e adeguata. Ciononostante – puntualizza l’azienda francese – non c’è certezza che questa proposta sarà sufficiente a soddisfare le preoccupazioni della Commissione europea”.

Mercoledì, il portavoce del governo francese Benjamin Griveaux aveva affermato che se la Commissione avesse respinto l’aggregazione, si tratterebbe di “un errore economico e un errore politico e … si manderebbe un cattivo segnale ai cittadini europei”.

All’inizio della settimana la stampa riportava che i regolatori tedeschi ritenevano che ciò che Siemens e Alstom hanno offerto fino a quel momento non fosse “né adeguato né sufficiente” per rispondere alle preoccupazioni dell’antitrust europeo.

Le due aziende a dicembre avevano dichiarato di aver offerto alcune concessioni che ritenevano avrebbero attenuato i timori della concorrenza, tra cui la vendita o le licenze per alcuni treni ad alta velocità e per tecnologie di segnalazione. Ma le offerte aggiuntive delle società la scorsa settimana non hanno migliorato il punto di vista sull’accordo da parte del cane da guardia sulla concorrenza tedesco, ha riferito il quotidiano tedesco Handelsblatt.

Se approvata, la fusione creerebbe un colosso ferroviario con attività in 60 paesi e un fatturato annuo di 15,6 miliardi di euro. La Commissione, braccio esecutivo dell’UE, dovrebbe annunciare il suo verdetto entro la fine di febbraio. (con fonte Afp)