Roma, 9 nov. (askanews) – “Tutte le aziende private e gli imprenditori possono impegnarsi a perseguire lo sviluppo sentendosi pienamente al sicuro: fanno parte della nostra famiglia”. Con queste parole, il presidente della Cina Xi Jinping ha lanciato un chiaro segnale di apertura al settore privato, verso quella che se non sarà una parificazione piena con le aziende pubbliche quantomeno potrebbe risultare un ridimensionamento dello status di privilegio di cui queste ultime godono.
Xi ha scelto un simposio con le imprese per mostrare questa nuova benevolenza. Le sue dichiarazioni, state riferite dall’agenzia di stampa statale Xinhua, giungono in una fase molto articolata sulla gestione dell’enorme economia del Dragone, in cui le autorità devono cercare di contrastare i fattori di rallentamento dell’economia, che risente anche del braccio di ferro commerciale con Gli Usa, ma al tempo stesso evitare che si reinneschi una corsa sul credito su cui nei mesi passati erano intervenuti con mosse restrittive.
In questo quadro si inserisce l’apparente decisione di puntare su un maggior apporto del settore privato. Resta ovviamente da verificare quasi passi concreti arriveranno dopo la dichiarazioni. Ma è rilevante che proprio ieri, sempre secondo quanto riporta Xinhua, Guo Shuqing, capo della Commissione che supervisiona banche e assicurazioni, abbia promesso di far confluire più finanziamenti versi il settore privato, rilevando come contribuisca al 60% del Pil ma riceva solo il 25% di prestiti.