Zte, dopo due mesi di sospensione torna in Borsa.E crolla (-41,6%)

Ha pagato multa da 1,4 miliardi a Usa

GIU 13, 2018 -

New York, 13 giu. (askanews) – Dopo aver trovato un accordo con il governo americano, pagando una multa da 1,4 miliardi di dollari, il colosso cinese delle telecomunicazioni ZTE è tornato a scambiare le sue azioni a Hong Kong e sulla borsa di Shenzhen, in Cina. Segnando un fortissimo ribasso: a Hong Kong il titolo ha perso il 41,6%, mentre a Shenzhen il 10%, valore quest’ultimo limitato dal blocco automatico. Il titolo era stato sospeso due mesi fa dopo che Washington aveva vietato al gruppo di comprare pezzi di aziende americane: ZTE non ha rispettato l’embargo su Iran e Corea del Nord, continuando a vendere i suoi prodotti sui due mercati.

Per arrivare a un accordo con gli Stati Uniti, ZTE, che è il secondo gruppo di telecomunicazioni in Cina, ha anche cambiato completamente i suoi vertici e ha aperto i suoi impianti di produzione alle ispezioni, promettendo di migliorare la trasparenza nelle comunicazioni.

Intanto il Senato ha chiesto di ribaltare la decisione di Donald Trump, che ha dato il via libera all’accordo. Tuttavia la Casa Bianca ha appena fatto sapere che sta lavorando con alcuni senatori per riscrivere il provvedimento e non ostacolare l’accordo.