Eurozona, a marzo frena crescita prestiti economia a +3% su anno

Rispetto al +3,1% di febbraio e al +3,3% di gennaio

APR 30, 2018 -

Roma, 30 apr. (askanews) – Lieve frenata della crescita dei prestiti all’economia della zona euro a marzo, anche se i prestiti alle famiglie e alle imprese hanno continuato a guadagnare terreno. Secondo i dati resi noti dalla Banca centrale europea lo scorso mese il ritmo della crescita dei prestiti del settore privato nella zona a moneta unica da 19 nazioni è sceso al 3,0% anno su anno, con un movimento legato ad alcune alcune transazioni puramente finanziarie, in calo rispetto al 3,1% di febbraio e al 3,3% di gennaio.

L’assorbimento di credito da parte delle famiglie e delle società non finanziarie è invece aumentato leggermente a marzo, passando per le prime dal +2,9% di febbraio al +3% di marzo mentre per le seconde è salito rispettivamente dal +3,2% al +3,3%.

La crescita del credito è un indicatore vitale per la BCE anche in considerazione delle sue esitazioni a uscire dal quantitative easing, ill massiccio sostegno non convenzionale dalla porta di uscita dal suo massiccio sostegno all’eurozona. I governatori vogliono essere certi che l’economia sia in salute prima di terminare il massiccio programma di acquisti di obbligazioni da 30 miliardi di euro al mese, il primo passo per aumentare i tassi di interesse dai minimi storici.

Ma dopo quasi 2.4 trilioni di euro di acquisti di attività, la BCE rimane lontana dall’obiettivo di crescita dei prezzi appena al di sotto del 2,0 percento, con la lettura di marzo che arriva a solo l’1,3 percento. Le minacce alla zona euro come una possibile guerra commerciale transatlantica e l’indebolimento degli indicatori di fiducia delle imprese, degli investitori e dei consumatori potrebbero indurre una “moderazione” nella crescita dopo un anno inaspettatamente forte, ha detto il presidente della Bce Mario Draghi la scorsa settimana.