Credit Suisse, nel 2017 ha perso 983 milioni franchi

In calo rispetto ai 2,7 miliardi di franchi del 2016

FEB 14, 2018 -

Roma, 14 feb. (askanews) – Perdite in netto calo per il colosso bancario svizzero Credit Suisse, che archivia il 2017 con un “rosso” di 983 milioni di franchi (851 milioni di euro), in calo rispetto ai 2,7 miliardi di franchi dell’anno precedente. Il relativo alleggerimento è stato ottenuto malgrado la riforma fiscale varata negli Usa dall’amministrazione Trump per il quale la seconda banca elvetica aveva avvertito a dicembre che l’effetto sarebbe stato avvertito nell’ultimo trimestre dell’anno.

Invece negli ultimi quattro mesi dell’anno, le perdite nette sono state pari a 2,1 miliardi di franchi svizzeri, un po ‘meno delle previsioni degli analisti intervistati dall’agenzia svizzera AWP che avevano previsto una cifra di circa 2,2 miliardi.

Nell’insieme dell’anno, la banca ha superato l’obiettivo di riduzione dei costi, portando la sua base di costi operativi a 17,7 miliardi di franchi svizzeri.

Il 2017 è stato il secondo anno di una riorganizzazione triennale delle attività della banca per concentrarsi sulla gestione patrimoniale sul merchant banking. Il riposizionamento mira a ridurre la volatilità dei risultati del gruppo, poiché le attività di merchant banking sono più sensibili alle turbolenze del mercato rispetto alle gestioni patrimoniali.

“Il 2017 è stato un anno cruciale di realizzazione nel nostro piano di ristrutturazione triennale, dopo il 2016, che è stato un anno di profonda e radicale riorganizzazione”, ha detto l’amministratore delegato Tidjane Thiam in una dichiarazione della società. “È stato fondamentale per noi – ha sottolineato – dimostrare che la nostra nuova struttura è efficace e che la strategia formulata nel 2015 sta funzionando”. (con fonte Afp)