Constancio: proposte Bce Npl ragiovevoli e coerenti con norme

"Non aggiungono granché" a nuovi standard che entreranno in vigore

OTT 26, 2017 -

Roma, 26 ott. (askanews) – Le nuove proposte della Bce sul rafforzamento delle coperture sui crediti deteriorati delle banche sono “ragionevoli” ma soprattutto “complementari” agli imminenti cambiamenti delle regole internazionali sui principi contabili a cui di fatto “non aggiungono granché”. Lo ha sostenuto il vicepresidente della Bce, Vitor Constancio, interpellato sulla questione nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo e precisando che comunque queste indicazioni riguardano i “nuovi” Non performing loans (Npl): “sugli stock stiamo valutando e non è stato ancora deciso nulla, perché è ovviamente diverso gestire nuovi Npl e gestire vecchi accumuli”.

Peraltro “l’attuazione di questi target definiti sarà soggetta a un dialogo con le autorità – ha proseguito – le banche dovranno applicarle o spiegare perché non hanno fatto facendo presenti ragioni valide”. In generale tutto questo ha lo scopo di “evitare nuovi accumuli di Npl”.

Constancio rispondeva a una domanda se queste proposte, oggetto di una accesa polemica in Italia, non siano conflittuali con la politica monetaria accomodante della stessa Bce e la ripresa economica. “Lasciatemi ricordare – ha esordito, mentre sedeva accanto al presidente Mario Draghi, che ha affidato a lui questo argomento – che la decisione annunciata riguarda i nuovi flussi di prestiti e di potenziali Npl e c’è un target di accantonamenti quando emergono nuovi crediti deteriorati. Gli accantonamenti dovranno salire al 100% in 2 anni se i crediti non sono coperti da collaterale e in 7 anni se coperti”.

“Significa che ovviamente con una economia più forte il livello di gestione dei rischi di credito sugli Npl va alzato sopra i livelli precedenti”, ha proseguito.

Constancio ha poi ricordato che all’inizio dell’anno prossimo “entrano in vigore nuovi requisiti contabili internazionli che cambiano completamente i costi sugli accantonamenti. Da gennaio 2018 sarà obbligatorio che ogni nuovo asset finanziario nelle banche abbia già calcolata la prevista perdita dei successivi 12 mesi e quindi ci saranno alcuni costi di accantonamento”.

“E se dopo questo momento di riconoscimento ci sta un qualche aggravamento delle prospettive di questi questi asset non performanti, allora – ha rilevato il banchiere centrale – le regole prevedono che le attese perdite per tutta la durata dell’asset vadano caricate subito come un costo. Queste regole contabili rafforzano molto il trattamento dei nuovi Npl e vanno nella stessa direzione delle nostre proposte. Possono portare al pieno riconoscimento delle perdite. significa che i nostri nuovi target di Npl potrebbero essere più o meno gestiti da quello che sarebbe imposto dalle nuove regole contabili e che la cosa non aggiunge granché”.

Secondo Constancio significa che i target Bce “sono importanti ma al tempo stesso ragionevoli e complementari con i cambiamenti delle regole contabili. Sono importanti per assicurare che da qui in avanti le banche siano sufficientemente caute e che non ci siano altri accumuli di Npl”.