Apple vende meno del previsto, premia soci con 50 mld di dollari

Nell'afterhours il titolo ha perso il 2%

MAG 3, 2017 -

Roma, 3 mag. (askanews) – Apple ha chiuso il secondo trimestre di fila con ricavi in rialzo ma non abbastanza per soddisfare gli analisti. Se l’outlook fornito per i tre mesi in corso è stato meno brillante del previsto, gli utili hanno invece centrato le stime.

L’amministratore delegato Tim Cook si è detto comunque “orgoglioso” di un trimestre “solido con la crescita dei ricavi in accelerazione rispetto al trimestre precedente e con una domanda robusta dell’iPhone 7 Plus”. Il colosso tecnologico ha deciso di premiare i suoi azionisti aumentando di 50 miliardi di dollari i capitali da distribuire.

Gli utili sono arrivati a quota 11,029 miliardi di dollari, in rialzo dai 10,516 miliardi del periodo gennaio-marzo del 2016. I profitti per azione al netto di voci straordinarie sono saliti a 2,10 dollari da 1,90 dollari, oltre le stime del mercato per 2,02 dollari. I ricavi sono stati pari a 52,896 miliardi, in aumento rispetto ai 50,557 miliardi dello stesso periodo del 2016 ma sotto le previsioni degli esperti che erano per 53 miliardi.

I margini lordi, attentamente monitorati dagli analisti, si sono attestati al 38,93%, in linea alle previsioni di Apple ma gli esperti si aspettavano qualcosa in più.

Il numero di iPhone venduti ha deluso gli analisti: nel periodo ne sono stati consegnati 50,763 milioni di esemplari (-1% annuo), meno dei 52,3 milioni di pezzi attesi dal mercato. Il fatturato generato dallo smartphone è salito dell’1% a 33,249 miliardi di dollari.

L’iPad invece ha sofferto in termini sia di ricavi (-12% annuo a 3,889 miliardi di dollari) sia di unità (-13% a 8,922 milioni, sotto le previsioni per 8,93 milioni di pezzi). Il numero di Mac venduti è salito del 4% sul periodo gennaio-marzo del 2016 a quota 4,199 milioni di unità generando 5,844 miliardi di dollari; gli analisti prevedevano 4,22 milioni di Mac venduti.

Nella categoria “altri prodotti” – quella che comprende l’Apple Watch, l’Apple TV, i prodotti Beats, l’iPod e accessori di parti terze – il fatturato è balzato del 31% a 2,873 miliardi di dollari. Come da tradizione, Apple non ha fornito i dati dei singoli prodotti, nemmeno dell’orologio smart introdotto nel 2015. Cook però ha spiegato in una call che i dispositivi indossabili del gruppo generano ricavi paragonabili a quelli di un’azienda Fortune 500 (quelli della più piccola si aggirano sui 5 miliardi di dollari). Lo stesso Cook ha detto che le vendite dell’Apple Watch sono salite a doppia cifra nel periodo, continuando lo slancio visto nel trimestre natalizio. Anche gli auricolari wireless Airpod stanno vendendo bene ma tra l’acquisto e la consegna i consumatori devono aspettare sei settimane.

Nel segmento “servizi” – che comprende App Store, AppleCare e Apple Pay e Apple Music – i ricavi sono arrivati a quota 7,041 miliardi (+18% annuo).

A livello geografico, le Americhe restano il mercato numero uno del gruppo con ricavi in aumento annuo dell’11% a 21,157 miliardi di dollari; l’Europa resta il secondo con 12,733 miliardi di dollari di vendite (+10%) dietro alla Greater China: nella Regione composta da Cina, Hong Kong e Taiwan il fatturato è sceso ancora una volta, del 14% a 10,726 miliardi. Il Giappone ha messo a segno un rialzo non a doppia cifra come nei tre mesi precedenti (+5% a 4,485 miliardi) e nel resto dell’Asia Pacifico c’è stato un aumento dei ricavi del 20% a 3,795 miliardi. Rispetto al primo trimestre fiscale, il fatturato è calato di oltre il 30% in tutte le aree geografica fatta eccezione per il Giappone, dove la flessione è stata del 22%.

L’italiano Luca Maestri, il direttore finanziario, ha detto che “alla luce della forza delle nostre attività e della fiducia per il futuro, siamo felici di annunciare un altro aumento di 50 miliardi di dollari del nostro programma di distribuzione dei capitali”, visto arrivare a quota 300 miliardi di dollari entro la fine del marzo 2019. Il cda del gruppo ha dato il via libera a un riacquisto di titoli propri a 210 miliardi di dollari da 175 miliardi di un anno fa. I vertici dell’azienda hanno anche approvato un aumento della cedola trimestrale del 10,5% a 63 centesimi per azione. Verrà versata il 18 maggio a chi risulta socio tre giorni prima. Da quando ha lanciato il suo programma per premiare i soci nell’agosto 2012, Apple ha distribuito fino al marzo scorso 211 miliardi di dollari agli azionisti inclusi 151 miliardi spesi per riacquistare titoli dell’azienda. “Il gruppo intende continuare ad accedere ai mercati obbligazionari Usa e internazionali per finanziare questo programma”, recita una nota di Apple.

Per il terzo trimestre fiscale, quello che finirà a giugno, Apple prevede ricavi a 43,5-45,5 miliardi di dollari, ossia in rialzo annuo del 3-7% ma appena sotto i 45,7 miliardi attesi dagli analisti. I margini lordi – monitorati perché il prossimo iPhone dovrebbe includere componentistica nuova e più costosa – sono visti al 37,5-38,5%. Le spese operative sono viste a 6,6-6,7miliardi di dollari.

La seduta del 2 maggio è finita per il titolo Apple in rialzo dello 0,63% a 147,51 dollari. Nel dopo mercato ha perso il 2% circa. Da inizio 2017 ha guadagnato il 27%; negli ultimi 12 mesi.