Roma, 9 mar. (askanews) – Tutto confermato come previsto dalla Bce. Il principale tasso di interesse ufficiale dell’area euro, resta inchiodato a zero, il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche presso la stessa istituzione resta al meno 0,40 per cento mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta al più 0,25 per cento.
Con un comunicato diffuso al termine del Consiglio direttivo, l’istituzione ha anche confermato la prosecuzione degli acquisti di titoli almeno per tutto il 2017. Si tratta del quantitative easing, la cui mole dal mese prossima tornerà al livello iniziale di 60 miliardi di euro al mese, dagli 80 miliardi attuali. E questo intervento proseguirà oltre, se necessario.
Decisioni in linea con le attese. Ora l’attenzione si sposta sulla consueta conferenza stampa esplicativa del presidente Mario Draghi. Che illustrerà innanzitutto le nuove previsioni dei tecnici su crescita e inflazione dell’area euro. E poi potrebbe fornire indicazioni sul se la risalita dell’inflazione stia alimentando discussioni, in seno al direttorio sul futuro del Qe.