Twitter: il Ceo chiede agli utenti cosa vogliono

La proposta più gettonata: la modifica dei cinguettii

DIC 30, 2016 -

New York, 30 dic. (askanews) – Per un giorno Twitter ha dato ai suoi milioni di utenti la possibilità di essere direttore della strategia di prodotto. O quasi. In cerca di spunti per un 2017 migliore sotto tutti i punti di vista, il numero uno del sito di microblogging ha posto agli iscritti la seguente domanda: “Qual è la cosa più importante che volete che Twitter migliori o crei nel 2017?”. Seguendo una mossa simile fatta a Natale dal Ceo di Airbnb, Brian Chesk, l’amministratore delegato Jackla priorità del popolo del social network è essere in grado di modificare un proprio tweet.

Il gruppo non ha mai fornito un tasto per cambiare un ‘cinguettio’. Sembra non piacere l’idea che l’edit di un tweet possa essere fatto dopo molto tempo e successivamente all’uso di quel tweet come parte di conversazioni, articoli o altri contenuti sul web. Permettere però modifiche immediate potrebbe diventare un’opzione e un compromesso. Forse non a caso Dorsey ha cercato di capire cosa vogliono esattamente gli utenti con la domanda: “E’ più importante poterlo fare per correggere errori ortografici o di battitura? Cinque minuti di tempo per correggere gli errori o avete bisogno di modificare il testo in qualsiasi momento?”.

La buona notizia è che Dorsey ha detto di prendere in considerazione i suggerimenti incluso un modo migliore per segnalare fenomi di bullismo e per gestire i post degli utenti in base a certi argomenti.

Resta da vedere se il 2017 sarà un anno migliore rispetto al 2016, anche per i soci che quest’anno hanno visto il titolo Twitter perdere quasi il 30% del suo valore. Il gruppo non è riuscito a vendere sé stesso a un cavaliere bianco, ha visto una fuga di top manager e non è stato nemmeno invitato dal presidente eletto Donald Trump al meeting con i Ceo della Silicon Valley. E’ proprio Trump – che fa di Twitter il suo megafono – ad essere stato oggetto di discussione: gli utenti del gruppo temono che, permettendo la modifica di tweet, persone del calibro di Trump possano modificare la storia di quanto detto. Da qui nasce l’idea che l’edit sia reso possibile solo per un breve arco temporale.

Dorsey ha fatto capire che la soluzione potrebbe stare nel modello di Facebook, i cui post possono essere ritoccati ma preservati nelle loro versioni precedenti.