Mps, vittime salva-banche presenta concordato su bond subordinati

Proposta già inviata al Cda del Monte

OTT 11, 2016 -

Roma, 11 ott. (askanews) – L’associazione vittime salva-banche ha formulato una proposta per salvaguardare gli interessi dei portatori di bond subordinati, di tipi At 1 a At2, del Monte dei Paschi di Siena e della stessa banca.

“La proposta è una sorta di concordato tra la Banca ed i suoi creditori e risulta, in ogni caso, alternativa a qualsiasi proposta che preveda una conversione “spintanea”, dunque non volontaria, di bond in azioni della banca. Si tratta di una soluzione equa nella ripartizione dei sacrifici lasciando la possibilità di partecipare ai benefici futuri”, lo spiega Alvise Aguti, consulente dell’associazione vittime salva-banche.

La prossima settimana la proposta verrà illustrata in Bankitalia, sponda Fondo di risoluzione, ed è già stata inviata all’attenzione del Cda del Monte.

Il progetto è rivolto sia agli investitori istituzionali, portatori della totalità delle passività subordinate di tipo At1 e in parte della passività di tipi At2 e sia a piccoli risparmiatori, portatori esclusivamente di passività di tipo At2.

I bond At1, tutti irredimibili, hanno un valore nominale di 1,6 miliardi mentre quelli di tipo At2 hanno un valore nominale di 4,2 miliardi. I loro valori di mercato tra 40 e 65 rispetto a un valore di rimborso di 100.

Nel dettaglio le obbligazioni subordinate in essere verrebbero scomposte in tre componenti: prezzo originario di acquisto al netto del rendimento già percepito, differenziale tra rendimento percepito e rendimento di un titolo di Stato equivalente, differenziale tra prezzo originario di acquisto e valore di rimborso.

Il prezzo originario d’acquisto del titolo subordinato verrebbe convertito, al netto degli interessi finora percepiti, nella tranche senior della cartolarizzazione delle sofferenze di Mps. In pratica in un bond assistito dalla garanzia dello Stato (Gacs).

Il differenziale tra il rendimento del bond percepito fino al momento della conversione e quello di un titolo di Stato equivalente per scadenza andrebbe a sottoscrivere la categoria mezzanina della cartolarizzazione solo per la parte di rendimento equivalente a quella di un titolo di Stato.

La parte eccedente del rendimento andrebbe a sottoscrivere la tranche junior delle sofferenze e dunque la componente azionaria della bad bank.

Per avere una idea del differenziale, il Btp a 2 anni rende -0,06%, il bond subordinato Mps 2008-2018 rende il 33%. Conseguentemente con un simile delta sarebbe soprattutto capitalizzata la parte junior.

Infine, la differenza tra prezzo originario di acquisto del bond subordinato, oggi viaggiano tra 40-65, e il suo valore di rimborso (100) sarebbe anch’essa investita nella parte junior.

“Se questo meccanismo fosse esteso a tutte le passività subordinate il Monte avrebbe una riduzione del fabbisogno di capitale probabilmente maggiore di 1,6 miliardi, con una minore diluizione degli attuali azionisti. Un meccanismo che, nel caso del Monte, potrebbe avere capienza anche per interventi su altre passività”, conclude Aguti.