Twitter, delude nel II trimestre e crolla del 10% in borsa

Crescita utenti ancora troppo lenta. Segna perdita di 107 milioni

LUG 27, 2016 -

New York, 27 lug. (askanews) – A un anno dal ritorno di Jack Dorsey alla guida di Twitter il social network continua a non convincere il mercato e a registrare una crescita troppo debole. Nel secondo trimestre dell’anno il gruppo di San Francisco ha messo a segno una perdita di 107 milioni di dollari. Questo ha portato il titolo a Wall Street nel dopo mercato a perdite di oltre il 10%. Nel dettaglio nei tre mesi terminati lo scorso 30 giugno il gruppo ha registrato una perdita di 107,02 milioni di dollari, 15 centesimi ad azione, contro una perdita di 136,7 milioni, o 21 centesimi ad azione, dello stesso periodo del 2015. Al netto di voci straordinarie, Twitter ha messo a segno utili per 13 centesimi ad azione, contro un consensus di 10 centesimi. Sul fronte dei ricavi invece Twitter ha registrato un risultato di 602 milioni di dollari, in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma sotto le stime degli analisti che si attendevano 606,8 milioni di dollari.

Deludenti le previsioni per il terzo trimestre del 2016, quello in corso: il gruppo si attende ricavi compresi nell’intervallo 590-610 milioni di dollari, al di sotto delle attese del mercato di 678 milioni di dollari. Twitter inoltre continua a non riuscire a risolvere il problema della crescita: gli utenti non aumentano negli Stati Uniti e crescono troppo poco nel resto del mondo. Gli utenti mensili unici sono stati 313 milioni, poco sopra il consensus di 312,1 milioni.

Numeri molto bassi se confrontati con quelli degli altri social: Facebook (1,65 miliardi al mese), Instagram (500 milioni al mese), Snapchat (150 milioni al giorno). Nel frattempo continua il tentativo di cambiamento messo in atto da Dorsey che vuole rendere Twitter da una parte più semplice, dall’altra un luogo in cui succedono le cose in tempo reale: ha stretto nuovi accordi, con la lega di baseball Usa, di hockey e di football americano. I conti sono arrivati a mercati chiusi e ieri a Wall Street il titolo aveva chiuso in ribasso dell’1,07% a quota 18,45 dollari per poi crollare di oltre il 10% nel dopo mercato.