Brexit, nuovo crollo sterlina, sotto 1,28 dollari, Londra -0,23%

Paura su fondi immobiliari, tre bloccano ritiro investimenti

LUG 6, 2016 -

Roma, 6 lug. (askanews) – Si è aggravata nel corso della notte la caduta a precipizio della sterlina britannica, finita fin sotto quota 1,28 sul dollari, a nuovi minimi da oltre 31 anni a questa parte, e solo all’avvicinarsi dell’apetura dei mercati europei si è visto un tentativo di stabilizzazione. In mattinata il British pound ritraccia moderatamente a 1,2916 dollari, dopo un minimo a 1,2788, ma resta lontano dall’1,30-1,31 attorno a cui fluttuava ieri in serata.

Nel frattempo, dopo i cali di ieri alla Borsa di Londra l’indice Ftse 100 ha aperto di nuovo al ribasso, con un moderato meno 0,23 per cento.

Ad innescare quest’ultimo scivolone successivo al voto Brexit sembrano esser stati i segnali allarmanti che giungono da un settore molto delicato della finanza britannica: i fondi immobiliari. Tre dei maggiori player del settore, Aviva, Standard Life e M&G Investment hanno bloccato la possibilità di ritirare le proprie quote agli investitori al dettaglio, mentre si teme che sul comparto si scateni una corsa agli sportelli i cui esiti sarebbero imprevedibili.