Brexit, crisi fondi immobiliari affossa sterlina, Londra -1,25%

Un quarto fondo blocca ritiro quote a investitori al dettaglio

LUG 6, 2016 -

Roma, 6 lug. (askanews) – La sterlina resta indebolita, a 1,2908 dollari in serata dopo lo scivolone che nel corso della notte l’ha vita crollare a nuovi minimi da oltre 31 anni a questa parte. Il British pound ha toccato un minimo a 1,2788, a fronte di 1,30-1,31 attorno a cui fluttuava ieri in serata.

Nel frattempo, dopo i cali di ieri alla Borsa di Londra l’indice Ftse 100 ha chiuso nuovamente in rosso, con un peggioramento sul finale al meno 1,16 per cento.

Ad innescare quest’ultimo scivolone successivo al voto Brexit sembrano esser stati i segnali allarmanti che giungono da un settore molto delicato della finanza britannica: i fondi immobiliari. Sono già quattro i maggiori player del settore, Aviva, Standard Life, M&G Investment e Henderson Global Investors hanno bloccato la possibilità di ritirare le proprie quote agli investitori al dettaglio, mentre si teme che sul comparto si scateni una corsa agli sportelli i cui esiti sarebbero imprevedibili.