La Borsa di Londra ha già recuperato le perdite post voto Brexit

Ma non così le grandi banche Gb, né tantomeno la sterlina

GIU 29, 2016 -

Roma, 29 giu. (askanews) – Con una netta accelerazione sul finale di seduta, che ha visto l’indice Ftse 100 sigliare gli scambi ad un vigoroso più 3,58 per cento, la Borsa di Londra ha cancellato le perdite pur marcate subito a seguito del voto a favore della Brexit. L’indice di riferimento si è infatti attestato a 6.360,06 punti, laddove giovedì 23 giugno, il giorno del referendum, aveva chiuso a quota 6.338,10 punti, peraltro in moderato rialzo a causa dell’aspettativa, rivelatasi clamorosamente infondata, di una prevalenza dei voti per restare nell’Ue.

Nella successiva seduta, il venerdì nero post Brexit e poi lunedì, la Borsa londinese ha accusato marcati ribassi, anche se meno acuti di quelli registrati in altre piazze europee (come Milano e Madrid) fino a chiudere a 5.982,20 punti lunedì. Da allora ha recuperato quasi il 6,5 per cento.

La performance borsistica di Londra va inquadrata anche nella dinamica dei cambi valutari, con la sterlina che ha accusato pesantissimi ribassi finendo ai minimi da oltre 30 anni sul dollaro. L’azionario Gb è denominato in sterline quindi l’andamento dei cambi è un fattore da tenere presente.

Nelle ultime due sedute il British pound ha a sua volta segnato un parziale recupero, riportandosi brevemente oggi fin sopra quota 1,35 dollari. Ma in questo caso il collasso seguito al voto pro Brexit non è stato superato: quando si sperava ancora nel “Remain” la sterlina era infatti salita fin sopra 1,50 dollari.

Peraltro i titoli più pesantemente colpiti dalle vendite, i grandi gruppi bancari, restano lontani nonostante i recuperi rispetto ai valori precedenti al voto pro Brexit. Barclays a 137,95 pence, mentre aveva chiuso sfiorando quota 187 il 23 giugno, Rbs ha chiuso a 180 pence a fronte dei 250 del 23 giugno.