I mercati fiutano “Bremain” e la sterlina vola sopra 1,50 dollari

Balza anche l'euro, Londra +1,23% ma maglia rosa a Milano +3,71%

GIU 24, 2016 -

Roma, 24 giu. (askanews) – Con un balzo sopra la soglia psicologica di 1,50 sul dollaro la sterlina della Gran Bretagna ha salutato in uno scatto rialzista la chiusura delle urne del referendum sulla permanenza nell’Ue. Un primo sondaggio diffuso a seggi chiusi ha riferito di una prevalenza dei voti “Remain”, al 52 per cento, e il British pound, dopo una fase di accentuata volatilità nelle ore precedenti, in cui la dinamica di fondo era comunque rialzista, è salita fino a toccare 1,5018 dollari, secondo alcune piattaforme, secondo altri sistemi ha perfino brevemente superato 1,51. In entrambi i casi si tratta del valore più altro da inizio anno.

La sterlina ha finito per segnare un chiaro rafforzamento anche sull’euro, che pure a sua volta è sostenuto dalla prospettiva di una vittoria dei sì all’Ue. Perché l’eventuale Brexit innescherebbe meccanismi che potrebbero indirettamente incrinare anche la tenuta dell’area valutaria. Il British pound ha superato 1,31 euro, ma l’euro per parte sua è schizzato sopra quota 1,14 sul dollaro, sui massimi da due settimane.

La situazione resta comunque abbastanza volatile, con volumi relativamente ridotti sul mercato dei cambi, l’unico rimasto aperto nel dopo referendum. E ci vorranno diverse ore prima che inizino ad arrivare proiezioni sulla base di campioni sufficientemente consistenti da dare indicazioni realistiche del voto effettivo.

Senza sbilanciarsi a proclamare vittorie, il premier britannico David Cameron ha ringraziato con un tweet “tutti coloro che hanno votato per mantenere la Gran Bretagna in maniera più forte, migliore e sicura in Europa, e le migliaia di sostenitori della campagna ‘più forti nell’Ue”.

Chi invece si è un po sbilanciato nel quasi ammettere una sconfitta è stato il leader dell’Ukip, Nigel Farage, secondo cui apparentemente “il Bremain avrà la meglio di poco”.

In precedenza Wall Street ha chiuso in netto rialzo, e in accelerazione sempre sulla speranza che la Brexit svanisca dall’orizzonte. L’indice Dow Jones ha siglato gli scambi al più 1,28 per cento, il Nasdaq con un più 1,59 per cento e lo Standard & Poor’s 500 con un più 1,34 per cento.

E ancor più rialziste sono state le Borse europee. Milano maglia rosa ha siglato un esuberante più 3,71 per cento, Parigi più 1,96 per cento, Francoforte più 1,85 per cento. Tutto sulla base di attese ottimistiche, che in alcuni casi potrebbero essersi basate anche su sondaggi riservati commissionati da banche d’affari e sale di trading per posizionarsi al meglio sulle puntate speculative.

Londra per parte sua, che a tratti aveva quasi azzerato i rialzi nel pomeriggio, ha segnato accelerazioni in prossimità della chiusura fino a siglare gli scambi con un più 1,23 per cento del Ftse. Per ora euforia sui mercati quindi, ma nell’attesa di trovare conferme e riscontri all’ottimismo nello spoglio delle schede.