India, Rajan: non consentire alta inflazione in cambio di crescita

Caro vita eccessivo penalizza classe media e meno abbienti

GIU 20, 2016 -

Roma, 20 giu. (askanews) – Ha difeso il controllo dell’inflazione quale priorità della politica monetaria, il governatore della Banca centrale dell’India, Raghuram Rajan a due giorni dall’annuncio della volontà di non proseguire nel compito per un secondo mandato. “Non potremmo mai abbandonare l’inflazione per focalizzarci sulla crescita”, ha detto, secondo l’anticipazione di un suo intervento.

Anzi, secondo quanto riporta Dow Jones, l’ex capo economista del Fondo monetario internazionale ha sostenuto che in realtà sul lungo termine non ci sono benefici sulla crescita dal lassismo sull’inflazione.

Ma intanto l’inflazione elevata colpisce in maniera più pesante la classe media e i meno abbienti, laddove Stato e imprese ne risultano avvantaggiati, per la possibilità di ottenere finanziamenti a costi vantaggiosi.

L’annuncio dell’abbandono di fatto di Rajan ha suscitato molti commenti negativi da parte degli osservatori internazionali, presso cui gode di una solida reputazione. Si teme che il governo voglia ora nominare un governatore più manovrabile, anche al prezzo di minore attenzione sul controllo dei prezzi. Il problema è che in una economia in cui il caro vita viaggia sopra il 10 per cento, questo tipo di strategia rischia di far sfuggire di mano la situazione.