Brexit, nuovi sondaggi cambiano toni e la sterlina recupera cali

Ma altalena favorito anche da un prosciugarsi delle liquidità

GIU 13, 2016 -

Roma, 13 giu. (askanews) – Repentino cambio di rotta della sterlina sul mercato dei cambi, in recupero dopo due sedute di pesanti ribassi innescati dalla diffusione di sondaggi che davano prevalenti i voti favorevoli alla Brexit. Ora, non meglio precisate nuove misurazioni dell’opinione pubblica indicano la versione opposta: a maggioranza i britannici sarebbero per restare nell’Unione europea, al referendum che si terrà il 23 giugno. Il punto è che tutte queste segnalazioni hanno un forte ascolto nelle sale di trading, dove gli operatori del forex si agganciano a qualunque elemento in grado di anticipare il fatidico voto.

Nel pomeriggio la sterlina è risalita fino a 1,4314 dollari, dopo un minimo di seduta a 1,4115 che era anche stato il livello più basso degli ultimi due mesi. Il british pound risale anche sull’euro, ma in maniera meno accentuata a 1,2682 da un minimo intraday di 1,2522 euro. Successivamente la valuta britannica si attesta a 1,4268 dollari e 1,2631 euro.

Movimenti nella direzione opposta a quelli occorsi dopo che i precedenti sondaggi accreditavano maggiori chances di Brexit. Secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission americana le scommesse ribassiste sulla sterlina sono raddoppiate nell’ultima settimana monitorata. A quota 6 miliardi di dollari queste puntate sono salite ai massimi da tre anni a questa parte.

Secondo alcuni operatori, citati da Dow Jones, questo altalena valutario riflette però anche un prosciugarsi delle liquidità sul mercato, un segnale non rassicurante. Non a caso una delle prime contromisure attese in caso di voto pro Brexit è di iniezioni di liquidità da parte della Banca d’Inghilterra e delle altre maggiori banche centrali globali, tra cui la Bce nell’area euro. La ridotta liquidità, combinata con un accentuata volatilità sulla sterlina favorisce queste marcate fluttuazioni.